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protocollo d'intesa
Ninni Perchiazzi
17 Agosto 2020
BARI - Maquillage e riqualificazione del molo San Cataldo, creazione dell’approdo turistico e sviluppo del rapporto città-porto, l’Autorità portuale del mare Adriatico meridionale si avvale della partnership di Cassa depositi e prestiti (Cdp).
In particolare Cassa depositi e prestiti supporterà l’Authority fornendo attività di consulenza tecnico-amministrativa per la progettazione, l’esecuzione e lo sviluppo del partenariato pubblico-privato relativamente alle infrastrutture di diverse aree strategiche nei porti di Bari e Brindisi. Inoltre, Cdp valuterà eventuali richieste di finanziamento da parte dell’Authority, fornendo il supporto necessario a favorire il perfezionamento dell’iter.
ACCORDO - I due enti hanno appena firmato un protocollo d’intesa, frutto dell’impegno di Francesco Paolicelli (responsabile dei rapporti con le istituzioni per il Sud Italia, ex dello staff del sindaco Decaro) volto a rafforzare il rapporto di cooperazione mirata a favorire e accelerare la realizzazione di infrastrutture di sviluppo delle aree portuali.
Nello specifico, tra i progetti inseriti nell’accordo relativamente allo scalo portuale del capoluogo ci sono gli interventi volti a trasformare il molo San Cataldo attraverso la realizzazione del porto turistico e di una darsena destinata all’attracco di tre pattugliatori della Capitaneria di Porto e dei relativi equipaggi, come da accordi con la stessa Autorità portuale.
valorizzazione Il progetto di fattibilità del porto turistico rientra nell’ambito del più ampio intervento di sistemazione e valorizzazione del molo San Cataldo. La banchina, una volta realizzata, consentirà l'approdo di barche da diporto (si stimano in 261 i posti da creare) con lunghezza superiore a 12 metri, ma soprattutto permetterà l’attracco dei grandi yacht, spesso alle prese con problemi di pescaggio e di spazi adeguati, poiché troppo grandi per ancorarsi nei piccoli porti ma in difficoltà per avere accesso nei porti commerciali.
Investimento - L’intervento è finanziato con fondi ministeriali per un importo di 36 milioni. L’Autorità portuale, che si è impegnata ad assumere la funzione di stazione appaltante per progettazione, direzione lavori, misura, contabilità delle opere e collaudo finale, mentre il compito del Comune sarà facilitare il percorso amministrativo per la realizzazione degli interventi.
Invece Cdp oltre ad affiancare l’Autorità portuale in tutte le fasi che porteranno alla realizzazione di queste opere strategiche, fornirà Il proprio prezioso know how nell’ottica della futura partnership con un soggetto privato deputato alla gestione e all’allestimento della stessa darsena. Al momento lo step più importante è la variante al piano regolatore del porto, che una volta approvata permetterà la realizzazione dell’infrastruttura.
OPPORTUNITA' - «Avere come partner Cdp, uno dei pilastri dell’economia italiana, rappresenta un traguardo importante per Bari e per il porto alle prese con la “strana” stagione caratterizzata dal Covid 19», commenta il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi, nel sottolineare come siano «pochissimi i porti prescelti dalle compagnie, in particolare in Adriatico solo Bari e Trieste». Quindi, Bari è sempre più un porto hub. «Da cui ci si imbarcherà, ma solo per le crociere. Ci saranno anche turisti che spenderanno del tempo e qualche notte a Bari o nella nostra bella regione», aggiunge il presidente.
«Il supporto di Cdp conferisce alla nostra azione strategica di infrastrutturazione dei porti di Bari e di Brindisi una solidità economico-finanziaria significativa. CDP ci fornirà supporto tecnico-amministrativo in una serie di interventi che abbiamo programmato per rendere i nostri porti maggiormente funzionali, operativi e competitivi», conclude Patroni Griffi.
sogno Si va così concretizzando ciò che il sindaco Antonio Decaro ha definito un sogno ovvero avere un vero approdo turistico a Bari. «Quest’opera ha davvero un valore strategico per Bari, che ogni anno migliora la sua performance di meta turistica - ha detto tempo addietro il primo cittadino -. In questo modo la nostra città si inserirà appieno anche in quella fascia di offerta turistica che punta ad un target differente, con servizi dedicati all’approdo degli yatch e all'accoglienza degli ospiti a bordo».
La valorizzazione e la riqualificazione dell’area portuale sotto l’aspetto logistico e organizzativo, oltre a favorire ulteriormente lo sviluppo turistico e commerciale, comporterà anche effetti ulteriori come la costruzione di oltre un centinaio di alloggi da destinare al personale e degli annessi servizi definiti dalla Capitaneria di Porto e dall’Autorità portuale, con cui il Comune ha stipulato un accordo di collaborazione.
Poco prima del nefasto avvento dell’emergenza Coronavirus, gli enti interessati avevano definito il programma operativo per l’attuazione dell’intervento destinato a mutare, assieme al restyling del lungomare, in maniera sostanziale il volto del quartiere assiso attorno al faro San Cataldo, a partire dalla possibilità di avere in quell’area nuovi servizi e attività dedicati ad un settore turistico che negli anni ha incontrato non poche difficoltà a svilupparsi.
Un obiettivo non secondario è poi integrare nel contesto urbano le attività previste dal progetto della Capitaneria, creando la necessaria osmosi tra il porto e il resto della città.
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