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Bari, caos Ordine Architetti: «Ecco i motivi delle nostre dimissioni»

 
Redazione online

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Bari, caos Ordine Architetti: «Ecco i motivi delle nostre dimissioni»

il presidente uscente Maffiola

Una nota dell'architetto Frallonardo che replica alle dichiarazioni del presidente uscente Maffiola

Lunedì 29 Giugno 2020, 09:19

Dopo la lettera inviata dal presidente uscente dell'Ordine degli Architetti di Bari, Paolo Maffiola, alla luce del commissariamento disposto agli inizi di marzo, dopo che 8 consiglieri su 15 hanno rassegnato le dimissioni, riportiamo di seguito la nota inviata dall'architetto Tonio Frallonardo in rappresentanza degli 8 dimissionari:

«La misura era colma. Cercherò di riassumere, in modo quanto più oggettivo possibile, la mia versione dei fatti [...]
La vicenda ha una gestazione lontana nel tempo. Per evitare quanto è poi stato inevitabile, si sono messi in campo tentativi per riportare in un alveo istituzionalmente corretto i comportamenti del presidente Maffiola. Tentativo non riuscito ma che anzi ha prodotto effetti opposti. Al punto che, i consiglieri venivano a sapere dagli organi di informazione, o da altri canali pubblici, di documenti del nostro Ordine inviati a organismi istituzionali, senza che questi fossero mai passati dal Consiglio e deliberati, come prevede il regolamento.

Si è dunque arrivati alle dimissioni ed alla lettera che il presidente Maffiola ha voluto inviare a tutti i presidenti degli Ordini italiani e agli iscritti, presentandosi come vittima dei poteri forti, nella quale si afferma che il nostro Ordine è stato abbandonato dalle istituzioni sovra ordinate e in particolare dal consigliere nazionale Massimo Crusi, cosa che non mi risulta.
Altro argomento: “le tante iniziative per i giovani” sbandierate dal presidente Maffiola. Solo belle parole, dal momento che nei verbali dei consigli (pubblici), non c’è traccia di queste sbandierate iniziative.

E sempre a proposito di giovani, posso invece testimoniare che dopo le dimissioni dei colleghi consiglieri, è stata eliminata dal sito dell’Ordine la pagina dedicata al CORSO DI PREPARAZIONE AGLI ESAMI DI STATO, unica iniziativa specificamente dedicata ai giovani, da me ideata e coordinata. È stata eliminata su “ordine” del presidente. Ricordo infine che il presidente Maffiola disponeva di una maggioranza di undici consiglieri, ma in pochi mesi è riuscito a perderne cinque. Per inciso il nostro ordine ha avuto una prima maggioranza di otto su quindici con me come presidente, poi un’altra di otto su quindici con il consigliere Fiume come presidente. Alle dimissioni di Fiume mi è stato proposto di tornare a fare il presidente con una maggioranza ancora ad otto. Ho declinato, ho escluso che potessi fare di nuovo lo stesso errore, ho lavorato per avere un’ampia maggioranza e, per essere credibile, ho rinunciato alla presidenza offertami. Il mio impegno è stato poi vanificato dagli eventi.
Non mi ripresento alle elezioni, la mia dignità me lo impedisce. Non c’è bisogno di sedere in consiglio, di avere un ruolo, per lavorare ed impegnarsi nell’ordine a favore dei colleghi, soprattutto giovani».

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