MONOPOLI - Stessa spiaggia, stesso mare, con un «ma». Diverse abitudini e comportamenti a causa del virus maledetto. Ma l’amore per il mare non vuole ostacoli e quando fa rima con relax, non c’è microbo che tenga, tintarella e tuffo refrigerante diventa l’obbligo soprattutto quando passi dal Capitolo. Ma anche più in là a Losciale l’imperativo è lo stesso e fino alle colonne di Egnazia. Luca Dibello è imprenditore del divertimento e del settore balneare. Non demorde e i remi non li ha messi in barca, ma li mantiene metaforicamente in mare. «Niente ballo e sport che crea assembramento, nemmeno feste, la gente ha rinviato a ottobre e al prossimo anno i matrimoni, feste private, comunioni che in fin dei conti sono anche eventi legati al ballo. Alcune prenotazioni sono state addirittura annullate».
E sulla spiaggia la parola d’ordine è il distanziamento «i lettini hanno a disposizione 10 metri quadrati, rettangoli da 5 metri per 2 distanziati da paletti e corde. E per la ristorazione la distanza tra le persone è di un metro, camerieri con mascherine e guanti». La parola d’ordine è anche «sanificazione, dei tavoli, dei lettini e quant’altro, il gel disinfettante dappertutto e termoscanner a chi entra nella struttura e per chi usufruisce della sola ristorazione a sera». Luca Dibello applica le norme «ce le hanno comunicate con molto ritardo e quindi penso che per il 25 maggio non aprirà nessuno» e poi una questione importante «l’importante non è soltanto rispettare le norme all’interno delle nostre strutture, ma la gente deve essere disciplinata anche fuori dal cancello perché non si pensi che stiamo già al liberi tutti». E per quanto riguarda la gente in acqua «è la sfida più difficile per chiunque. Certo pensare che la gente farà il bagno con le mascherine è a dir poco impensabile, ma in ogni caso i nostri bagnini faranno uno sforzo in più per fare rispettare le distanze tra i bagnanti». La ressa è sempre stata la regola al Capitolo come a Losciale. Ma quest’anno non si attende la marea di turisti dello scorso anno quando su queste coste si riversarono addirittura i russi.
Sul fronte dei costi le maggiori spese ricadono sulla struttura. Per mantenere il mercato e continuare a invogliare la clientela regionale i prezzi restano invariati. Con 30 euro ci si garantisce 2 lettini, un ombrellone e la macchina all’ombra. L’unica differenza rispetto allo scorso anno sono le regole che la gente è tenuta a rispettare a causa del covid-19 tra distanziamento e sanificazione continua anche negli ambienti de hors. La zona matrimoni ora viene destinata ad ampliare la ristorazione alla carta, il lounge bar e Dibello già pensa a nuovi arredi per rendere ulteriormente appetibile il posto che prende il nome dalla contrada e a sua volta dalle risorgive di acqua fresca e dolce lungo il bagnasciuga. Sgorga e rigenera il mare con acqua nuova, quella sicuro, incontaminata.