Corato - Uno strumento per accorciare le distanze tra chi ha bisogno e chi fornisce aiuto. È la pagina web www.emergenzacovidcorato.it, una ulteriore mano tesa a tutti quei cittadini che in questo momento, non potendo lavorare a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Coronavirus, hanno difficoltà a sfamare le proprie famiglie. Restando a casa, senza dover entrare in contatto con altre persone e quindi evitando ogni rischio, è possibile far presenti le proprie necessità alla Caritas cittadina.
«Se sei in difficoltà e non riesci a far fronte all’acquisto di beni di prima necessità, richiedi attraverso questo sito quello di cui hai bisogno. Cercheremo di accontentare quanto più possibile chi vive un momento difficile» è la frase con cui vengono accolti coloro che cliccano sulla pagina. Il sito è nato dalla generosità di associazione imprenditori coratini, Caritas, Comune di Corato e singoli cittadini. «Abbiamo messo a disposizione della comunità la nostra capacità di essere concreti» spiega il presidente dell’Aic, Franco Squeo. «Da quando l’emergenza è iniziata, tantissimi tra noi stanno donando ciò che possono, dalle materie prime alle proprie competenze specifiche nei diversi settori. Abbiamo quindi pensato ad uno strumento che “aiutasse ad aiutare”, così come ha chiesto la Caritas cittadina qualche giorno fa. Il sito - aggiunge Squeo - è stato realizzato a titolo gratuito dallo staff del portale CoratoLive.it, edito dalla NetNews».
Il funzionamento è semplice. Dopo aver inserito i dati indispensabili per la consegna, i richiedenti possono segnalare il numero dei componenti della famiglia e se all’interno sono presenti dei minori. Quindi, si possono selezionare i generi di prima necessità di cui si ha bisogno. Una volta compilato il modulo, la richiesta viene automaticamente inviata alla Caritas che, verificato l’effettivo stato di bisogno, organizza la consegna a domicilio dei beni indicati. Con una importante raccomandazione: «se hai già avuto accesso ai buoni spesa o sei riuscito in qualche modo a fare la spesa - si legge sul sito - ti chiediamo di lasciare il posto a chi in questo momento si trova in seria difficoltà». Intanto, oltre agli sforzi dei privati, è entrata a regime anche la distribuzione dei buoni spesa da parte degli uffici dei Servizi sociali del Comune.