BARI - «Avrò una particolare preghiera per voi. Non siete soli». Lo scrive il vescovo dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, in una lettera indirizzata ai detenuti del carcere di Bari in occasione della Pasqua, rivolgendo loro un saluto, gli auguri e la sua benedizione. «Immagino - scrive il vescovo - quanto la detenzione sia resa ancora più dura da questa pandemia. Comprendo quanto vi manchino i colloqui con i vostri familiari».
Nella lettera Cacucci ricorda la figura del «buon ladrone» crocifisso con Gesù. «Aveva sbagliato, era in croce per scontare una giusta pena, eppure sente di nutrire, anche in quel frangente, una speranza che niente e nessuno può azzerare e che va persino oltre questa vita. In questi giorni - dice il vescovo ai carcerati - trovate anche voi un momento di preghiera. Vi assicuro che di nessuno Dio dimentica il nome. Sappiate che prego per voi e penso alla storia di ciascuno di voi, ai vostri desideri, alle vostre amarezze, ai vostri familiari, alle persone care da cui siete lontani».