Astensione quasi totale degli avvocati baresi dalle udienze. Civilisti e penalisti stanno aderendo alla astensione proclamata dall’Organismo congressuale forense da oggi al 20 marzo per il rischio contagio da coronavirus. I giudici baresi stanno accogliendo le istanze di rinvio per l’astensione, fissando a partire da aprile le udienze che oggi saltano.
In nottata il Consiglio direttivo della Camera penale di Bari ha diffuso una nota nella quale comunica «di avere appreso che c'è stata una videoconferenza tra i presidenti delle Corti di Appello, da cui sarebbe emerso un orientamento prevalente teso a ritenere illegittima l’astensione proclamata dall’Ocf». Nella nota i penalisti baresi evidenziano, inoltre, che «nel caso in cui l’avvocato decidesse di aderire all’astensione e l’autorità giudiziaria non ritenesse legittimo l’impedimento, sarebbe opportuno verificare la concreta possibilità di rispettare le linee guida dei capi dei nostri uffici e le regole dettate dal Governo per prevenire i contagi e, ove la situazione logistica non dovesse consentire tale rispetto, chiedere di verbalizzare quanto constatato e chiedere il rinvio dell’udienza». Situazione che a Bari, al momento, non si è verificata.
CORTE APPELLO BARI: RICHIESTE ATTI SOLO VIA PEC - Il deposito e le richieste di atti giudiziari da parte degli avvocati negli uffici della Corte di Appello di Bari dovranno avvenire unicamente attraverso i canali telematici. E’ il contenuto di un provvedimento trasmesso agli ordini degli avvocati dell’intero distretto, Bari, Foggia e Trani, dal presidente della Corte di Appello di Bari, Franco Cassano, e dal dirigente amministrativo Rosalba Cipparano nell’ambito delle misure di prevenzione sul Coronavirus.
Nel provvedimento si evidenzia «l'opportunità di definire modalità di azione che consentano di usufruire dei servizi giudiziari» relativi al «deposito degli atti processuali» da effettuarsi «da remoto, attraverso i canali telematici già attivi» e, per quanto riguarda la prenotazione delle copie "online». Per «l'estrazione di copie», poi, si raccomanda «di contrarre gli accessi fisici in ufficio da due a uno», con l'obiettivo «di contenere l’afflusso degli utenti nelle cancellerie, nella consapevolezza che è interesse di tutti evitare, per quanto possibile, occasioni di potenziale contagio».
Per l’area civile si indica come modalità di deposito degli atti il sistema informatico contenzioso civile distrettuale (Sicid), mentre la richiesta di copie di atti processuali deve avvenire tramite la funzione Polisweb. Per il penale entrambi i servizi, deposito e richiesta atti, vanno trasmessi via pec.