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«Voli dal Nord? Nessun controllo». Polemica sull’aeroporto di Bari

 
Ninni Perchiazzi

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Ninni Perchiazzi

«Voli dal Nord? Nessun controllo». Polemica sull’aeroporto di Bari

La replica di Adp: protocolli rispettati regolarmente

Mercoledì 26 Febbraio 2020, 15:20

BARI - Schizofrenia Coronavirus. Aumentano i casi al Nord Italia, s’impennano timori, fobie e suggestioni, che autorizzano ogni tipo di cattivo pensiero e illazione, a volte con ipotesi sensate, in altri casi con iperboli tendenti anche alla catastrofe. Così, porti, aeroporti e stazioni (ferroviarie e marittime), possibili crocevia, con effetto moltiplicatore, della diffusione dell’infezione, sono giustamente oggetto di specifica attenzione, anche se i controlli, al momento sono previsti solo negli scali aerei.
A chiedere lumi sui protocolli sanitari adoperati all’aeroporto Karol Wojtyla di Palese è un lettore della Gazzetta che, in una lettera firmata rivela l’assenza di controlli sui viaggiatori di alcune tratte nazionali provenienti dalle regioni colpite dal terribile «Covid-19». «Un amico è partito ieri mattina per lavoro a Milano, è stato in giro per tutta la città da clienti ed è rientrato in serata a Bari, dove, in aeroporto non è stato effettuato alcun controllo sui passeggeri del suo volo», scrive. «Inoltre non è stato informato di restare a casa o di segnalare al medico curante di essere stato in una delle regioni in cui è presente il virus. Stessa cosa è successa venerdì sera ad amici proveniente dal Veneto (abitano in provincia di Padova). È possibile che non venga fatto nessun controllo e che non ci siano medici o informatori in aeroporto?», dice ancora, non senza un pizzico di polemica.

La risposta Aeroporti di Puglia non fa attendere la replica, assicurando di adoperare «la massima e dovuta attenzione» nel seguire la vicenda. «In coordinamento con il Ministero della Salute, Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), il dipartimento nazionale della Protezione Civile, Enac , Assaeroporti , Regione Puglia, Protezione Civile regionale, vengono rigorosamente applicati i protocolli al momento previsti in materia di controlli ai passeggeri in arrivo che allo stato attuale interessano i voli internazionali e, in ambito nazionale, solo ed esclusivamente quelli provenienti dall’aeroporto di Roma», si spiega in una nota.
In pratica, chi decide i controlli è l’Usmaf, che per ora non reputa di dover estendere il raggio di ispezioni e verifiche ai voli provenienti da Lombardia, Veneto e Piemonte , come spiegano da Adp. «Nessuna nuova indicazione è al momento stata impartita dal ministero della Salute per il tramite dei competenti uffici dell’Usmaf per estendere i controlli di cui sopra», scrivono, non senza assicurare che «la struttura di Aeroporti di Puglia, ad ogni livello, è costantemente impegnata nel monitorare la situazione e pronta a porre tempestivamente in essere ogni iniziativa utile alla salvaguardia della salute pubblica, rendendo immediatamente operative eventuali nuove determinazioni che dovessero essere assunte dalle Autorità nazionali competenti, anche in ordine all’estensione dei controlli sanitari attualmente eseguiti».

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