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Palagiustizia Bari, il 20 gennaio al via tavolo tecnico per Polo unico

 
Redazione online

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Nuova sede Palagiustizia Bari

Oggi sono 600 giorni dalla dichiarazione di inagibilità per rischio crollo via Nazariantz

Lunedì 13 Gennaio 2020, 18:02

19:43

BARI - È stata convocata per il prossimo 20 gennaio, alle 15, nella sede del Ministero della Giustizia, la riunione del tavolo tecnico che darà avvio alla fase operativa per la realizzazione del Polo unico della Giustizia di Bari. La convocazione, notificata al sindaco di Bari Antonio Decaro e ai vertici degli uffici giudiziari, presidente della Corte di Appello e procuratore generale, fa seguito al protocollo d’intesa sottoscritto nel luglio scorso con il quale sono stati già stanziati 94 milioni di euro.

La notizia della prima riunione del tavolo tecnico arriva nel giorno in cui a Bari si contano 600 giorni dalla dichiarazione di inagibilità per rischio crollo dell’ex Palagiustizia di via Nazariantz e quindi dall’inizio dell’emergenza per l’edilizia giudiziaria barese, finita prima nelle tende e poi, dopo lo sgombero di via Nazariantz, in diverse sedi provvisorie a Bari e in provincia. Una prima riunificazione, anche questa provvisoria, degli uffici penali, Procura e Tribunale, si è avuta un anno fa nell’ex Torre Telecom al quartiere Poggiofranco di Bari, dove prima sono stati trasferiti gli uffici di pubblici ministeri e giudici e da alcuni mesi si celebrano anche le udienze. 

DECARO: BENE, ORA PASSI SPEDITI - «Finalmente è arrivata questa convocazione da Roma. È importante aver ricevuto questo segnale, a cui però devono seguire dei passi più spediti e più decisi». È il commento del sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla convocazione da parte del Ministero della Giustizia del tavolo tecnico per la realizzazione del Polo unico della Giustizia nelle ex Casermette.

«Bisogna indire nel più breve tempo possibile la gara per la progettazione, in modo da non sprecare ulteriore tempo e garantire l’utilizzo delle risorse già stanziate - continua Decaro -. Questo è un segnale che il Governo deve a questa città e a tutti gli operatori della giustizia, dai magistrati, agli avvocati e a tutti gli addetti del sistema giudiziario che, seppur in condizioni difficili, continuano a garantire un impegno straordinario sul fronte della legalità e del rispetto delle regole».

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