BARI - «Tante opere si stanno già facendo, altre invece come ministero dobbiamo intervenire. In alcuni casi per finanziare, in altri casi dobbiamo intervenire sul fronte autorizzativo», lo ha detto la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, al termine dell’incontro con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, per fare il punto sulle opere infrastrutturali in Puglia e a Bari.
«Abbiamo affrontato la questione statale 16, siamo in dirittura di arrivo con la conferenza dei servizi, ci saranno solo piccoli aggiustamenti rispetto al progetto. Per l’inizio dell’anno convocheremo la Conferenza dei servizi e finalmente ci sarà questa opera particolarmente importante e attesa a Bari».
L’Anas ha già stanziato 250 milioni per l’ammodernamento della statale16 e la creazione di una 'bretellà, cioè un percorso alternativo all’attuale che dovrebbe partire dallo svincolo di Mungivacca e poi dipanarsi tra le campagne del capoluogo, lungo Triggiano e Noicattaro per giungere a Mola dopo 17,5 chilometri. I Comuni di Noicattaro e Triggiano avevano proposto una soluzione diversa, che prevedeva un allargamento dell’attuale statale16 che avrebbe toccato altri comuni (Capurso, Rutigliano e Polignano a Mare) con un tracciato più lungo di 30 chilometri e un costo stimato di quasi 600 milioni di euro. Ipotesi bocciata dal Ministero.
«Abbiamo verificato la questione tangenziale di Foggia - ha aggiunto la ministra - sino alle opere più a sud, come la statale 275. Il collegamento tra porto, aeroporto e stazione di Brindisi sarà l’esempio più importante di intermodalità di tutta Italia perché è questa la nostra strategia a livello nazionale. Ci siamo, continueremo ad esserci, tutto quello che possiamo accelerare e finanziare nei prossimi mesi verrà fatto».
«Abbiamo anche ragionato sul tema del ferro, Bari è una città che ha caratteristiche particolari: gli interventi che faremo trasformeranno questa insistenza di numerose tratte ferroviarie in una metropolitana leggera utilizzando le infrastrutture che ci sono. Parliamo di interventi di interoperabilità. Poi - ha proseguito - abbiamo parlato anche del collegamento tra il porto e l’A14, viene definita la camionale: ci stavamo già occupando di questa strada perché abbiamo necessità di rafforzare moltissimo le attività portuali. Abbiamo approfondito gli investimenti che il porto sta facendo, investimenti molto importanti perché il mare è la più grande infrastruttura che ha l'Italia, la Puglia ancora di più».