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Capurso, casa confiscata alla mala ora diventa mensa per i poveri

 
Vito Mirizzi

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Vito Mirizzi

Capurso, casa confiscata alla mala ora diventa mensa per i poveri

Ecco la seconda vita dei beni confiscati al clan Gallo, grazie al progetto RiCibiamo

Venerdì 18 Ottobre 2019, 10:48

BARI -  Un progetto solidale per il recupero sociale di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Giornata particolarmente significativa quella vissuta dalla comunità grazie a un progetto promosso dall’amministrazione comunale che ha consegnato ufficialmente un appartamento in largo Piscino 3, confiscato al clan Gallo, all’associazione «Civitas Mariae» per destinarlo a sede operativa del progetto «RiCibiamo».

Un’iniziativa partita come esperimento nel 2015 che ha subito avuto successo anche nell’ambito delle buone pratiche regionali. Una ridistribuzione dei pasti eccedenti nelle mense scolastiche (ma non solo) che finisce nella rete solidale locale per i cittadini in stato di necessità. Dal 2018 è coordinato dall’associazione di promozione sociale «Civitas Mariae» che ora ha anche una «casa» operativa. Alla cerimonia di consegna hanno preso parte, oltre al padrone di casa, il sindaco Francesco Crudele, il prefetto Marilisa Magno, il questore Giuseppe Bisogno, il colonello Fabio Cairo, comandante provinciale dei carabinieri, don Vito Piccinonna, direttore della Caritas diocesana, il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli e quello di Cellamare Gianluca Vurchio, Michele Abbaticchio, quale vicepresidente di «Avviso pubblico», oltre a numerose autorità militari, religiose e rappresentanti dei consigli comunali e dell’associazionismo. Ha introdotto l’evento il giornalista Luca Basso per poi passare il testimone ad Antonio Stornaiolo (testimonial con Emilio Solfrizzi della campagna regionale contro lo spreco alimentare) che ha devoluto il suo gettone di presenza (un rimborso spese simbolico) in favore proprio della «Civitas Mariae», guidata da Michele Rizzo.

«RiCibiamo» è un progetto di rete tra i Comuni di Capurso, Adelfia, Triggiano e Cellamare, finanziato dalla Regione con un contributo di 50mila euro, metà dei quali destinati proprio al centro capursese. Al taglio del nastro, insieme con sindaco Crudele e prefetto Magno, anche il vicesindaco dei ragazzi Alessandro Mazzarano. A tutti i presenti è stata consegnata le maglietta celebrativa dell’evento, indossata con disinvoltura anche dal prefetto Magno, la quale si è augurata che «gli insegnanti spieghino agli alunni quello che oggi stiamo compiendo in un luogo restituito allo Stato e alla società». Anche il primo cittadino Francesco Crudele ha sottolineato la particolare valenza dell’evento sotto il profilo solidale e della legalità. Mediamente, ogni giorno sono almeno 40 i pasti recuperati dalle mense scolastiche e distribuiti.

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