Finisce davanti al Tar la querelle sulla gestione della spiaggia di Torre Quetta. Dopo la decisione del Comune di sfrattare l'attuale gestore dal lido sul lungomare a sud della città per una serie di contestazioni, l'Associazione temporanea di imprese composta da Il Veliero di Rosa Di Modugno ed Esperia Nuoto, rilasciata il 31 maggio 2018 dopo la gara pubblica per la concessione triennale, annuncia battaglia legale.
«Al di là di quanto vorrebbero far credere all’opinione pubblica alcuni rappresentanti comunali - si legge in una nota - il provvedimento del dirigente di Ripartizione, oltre ad essere del tutto disancorato dalla disciplina effettivamente applicabile al rapporto, non è giustificato da fatti idonei a giustificare una brutale interruzione del rapporto». Secondo il gestore, le contestazioni riguarderebbero questioni meramente formali «e per giunta concernenti aspetti del tutto secondari (come ad esempio quello relativo al calendario degli eventi, peraltro sempre regolarmente pubblicizzato)».
Nonostante il provvedimento non sia definitivo e preveda espressamente il termine di trenta giorni per la sua esecuzione, «gli agenti della Polizia Municipale hanno fin da subito intimato alle imprese l’immediata interruzione dell’attività» preannunciando multe e procedendo a contestazioni formali. Ciò ha portato alla sospensione del servizio, in attesa di eventuali pronunce anche cautelari del Tar.
La vicenda di uno dei protagonisti della gestione di Torre Quetta si incrocia anche con quelle dell'ex patron del Bari, Cosmo Giancaspro arrestato per bancarotta fraudolente e recentemente rimesso in libertà. L'imprenditore molfettese, infatti, è accusato di tentata estorsione (per aver tentato di bloccare il decreto ingiuntivo di un creditore della FC Bari) in concorso con Orlando Malanga, ritenuto gestore di fatto della spiaggia barese di Torre Quetta, che ha invece chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. La sentenza è prevista il 19 novembre, il pm Dentamaro, per Malanga, ha chiesto l'assoluzione.