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Polignano a Mare, minacce all’assessore: indagini dopo le dimissioni

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

Polignano a Mare, minacce all’assessore: indagini dopo le dimissioni

Denuncia da Colella per le «pressioni» sulle licenze

Mercoledì 21 Agosto 2019, 11:52

POLIGNANO A MARE - Minacce all’assessore e alla sua famiglia per ottenere licenze commerciali. La Procura della Repubblica di Bari con la collaborazione dei Carabinieri sta esaminando la denuncia-querela sporta da Salvatore Colella, vice sindaco di Polignano che ha rimesso nelle mani del sindaco, Domenico Vitto, la delega al Suap (sportello unico per le attività produttive). E nelle prossime ore le vittime degli atti intimidatori (non è solo il vice sindaco) sapranno se il pubblico ministero incaricato aprirà un fascicolo d’indagine e, dopo averne valutato la gravità, decidere se potenziare le misure di sicurezza a protezione dell’assessore minacciato e degli uffici comunali presi di mira.

Gli episodi segnalati da Colella ai Carabinieririguardano, in particolare, «le reiterate minacce che hanno coinvolto indirettamente in situazioni spiacevoli anche la mia famiglia e reso ingestibile lo Sportello unico».
Si tratterebbe di chiari atti di intimidazione che, stando a quanto rivela l’assessore, sarebbero stati rivolti a più riprese anche all’indirizzo di altri amministratori che hanno a loro volta sporto altre querele: in tutto pare cinque.
Gli atti intimidatori riguarderebbero, nello specifico, presunti «dinieghi a richieste di autorizzazioni e concessioni commerciali», licenze preziose e molto richieste da gente che ha deciso di avviare attività a Polignano. La città vive infatti il suo momento d’oro in piena estate.

Le richieste che quotidianamente giungono al Suap sono d’ogni tipo: si passa dalla licenza per attività di Ncc (noleggio con conducente, per il quale il Comune ha pubblicato un bando per 5 nuove autorizzazioni) all’apertura di chioschi (anche in questo caso è stato pubblicato un avviso per nuove aperture), nuovi stabilimenti balneari (il piano delle coste è in fase di redazione) fino alle semplici bancarelle su suolo pubblico e agli onnipresenti dehors (diverse le sanzioni elevate a carico dei titolari di bar, pub, pizzerie e ristoranti non autorizzati).

Secondo Colella il Suap sarebbe vicino al collasso e così come è oggi organizzato, sarebbe addirittura «ingestibile», tanta è la mole di pratiche che l’ufficio non riesce a smaltire.
Proseguono, intanto, le manifestazioni di solidarietà. La Cna di Polignano chiede agli organi preposti – aggiunge l’organizzazione - che venga fatta luce sull’accaduto. E’ una pagina nera che dovrebbe vedere il mondo politico fare quadrato combattendo questo precedente increscioso». Michele Laporta (consigliere della Città metropolitana) ha espresso «piena solidarietà e vicinanza» a Colella, invitandolo ad aver «coraggio» e a «non arrendersi». Così l’onorevole Gero Grassi (Pd): «Quando un amministratore minacciato lascia è l’intera città a doversi preoccupare». Aggiunge Giuseppe Giorgio Mastrochirico (Pd di Polignano): «Se la situazione è così grave deve intervenire il prefetto prima dei tempi non brevi del giudice». Michele D’Atri, sindaco di Grumo esprime la «piena solidarietà della comunità grumese» e invita gli amministratori di Polignano a «non mollare mai».

Da segnalare che un anno fa (in coincidenza con l’incendio di due attività ristorative, sulle cui origini non si è mai saputo nulla), il consiglio comunale di Polignano istituì l’Osservatorio sulla sicurezza (vi fanno parte le forze dell’ordine, l’amministrazione, le organizzazioni di categoria, prefettura e questura). Finora non era mai stata avvertita la necessità di convocarlo.

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