CONVERSANO - Gli agenti del comando della Polizia locale hanno nuovamente sottoposto a sequestro il deposito dei mezzi dell’impresa titolare del servizio di igiene urbana, in via Castellana. I sigilli sono scattati a seguito dell’esito delle analisi dei vari campioni prelevati nella zona del sito, già sequestrata preventivamente il 13 agosto di un anno fa, quando gli agenti della Polizia locale agli ordini del comandante, il maggiore Enzo Teofilo, rilevarono la presenza di camion carichi di rifiuti e lo sversamento di percolato maleodorante.
Dalle indagini, seguite dal pubblico ministero della Procura barese Domenico Minardi, emerse che il sito trasformato in una discarica non era autorizzato ad ospitare materiali provenienti dalla raccolta differenziata ma era stato adibito all’uso di deposito mezzi. Per questo fu sottoposto a sequestro e nello stesso tempo furono disposte la rimozione dei rifiuti ed alcune analisi. I campionamenti, eseguiti anche attraverso carotaggi (tecnica utilizzata attraverso la perforazione del sottosuolo) hanno confermato l’inquinamento del sito. Nell’ampia area retrostante il capannone-deposito è stata infatti rilevata la presenza di metalli pesanti e dei principali inquinanti che, in attesa delle decisioni che assumerà il gip (giudice per le indagini preliminari) del Tribunale di Bari titolare dell’indagine, Francesco Agnino, hanno fatto scattare il nuovo sequestro.
La vicenda ha avuto inizio un anno fa quando i vigili urbani intervennero sul sito di via Castellana e rilevarono, all’ingresso la presenza di rifiuti smaltiti a cielo aperto (vista l’assenza delle isole ecologiche, da tempo i cittadini scaricano rifiuti d’ogni tipo davanti a questo capannone), all’interno la presenza di camion e container carichi di rifiuti che spargevano percolato costringendo, peraltro, i numerosi operatori a lavorare in un’area insalubre. Sul sito scattarono i sigilli e la vicenda portò all’attenzione dell’amministrazione Loiacono, insediatasi un mese prima, il caso delle isole ecologiche che pur essendo state previste dal contratto di servizio, in realtà non furono mai messe a disposizione dei cittadini. Delle strutture previste, solo una è in esercizio, peraltro a fasi alterne: è il Centro di raccolta comunale della zona annonaria, la cui area esterna è stata anch’essa sottoposta a sequestro da parte dei Carabinieri che dopo alcune segnalazioni hanno rilevato la presenza, sul suolo pubblico, di una discarica di rifiuti speciali a cielo aperto.
Pur essendo stata sottoposta a pulizia, quest’area ha continuato ad essere invasa dai rifiuti e proprio in queste ore presenta cumuli di materiali d’ogni tipo (vecchi mobili, inerti, metalli e Raee-rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) che, in assenza degli eco-point, i cittadini continuano ad abbandonare a cielo aperto e sotto il sole cocente di luglio.