BARI - Le antenne imponenti che trasportano l'incubo dell'elettrosmog saranno interrate oppure spostate. I tempi non saranno certamente brevi, eppure un importante passo in avanti per la comunità di Loseto è stato fatto. La giunta Decaro ha approvato la delibera che fa da apripista alla firma della convenzione con l’azienda Terna Rete Italia per lo spostamento dei cavi dell'alta tensione. Saranno i tecnici di Terna a redigere uno studio di fattibilità per individuare le modalità dell’intervento, facendo al tempo stesso un calcolo dei costi dell'operazione. L’importo dello studio di fattibilità, a carico del Comune, ammonta a 20mila euro.
La richiesta di allontanare i tralicci, avanzata dai residenti di Loseto nuova, si perde negli anni. Forse risale addirittura alla costruzione delle case popolari, che si trovano vicino allo stesso elettrodotto. I comitati di quartiere hanno promosso raccolte di firme, hanno organizzato cortei di protesta per far giungere a Palazzo di città la loro paura di vivere accanto alle tre linee di distribuzione elettrica che, secondo qualcuno, sarebbero state la causa di alcune morti.
Va detto che gli enti che hanno il compito di vigilare sulla salute dei cittadini hanno più volte fornito rassicurazioni sui livelli di inquinamento elettromagnetico, che restano molto al di sotto dei limiti fissati dalla legge. Ciò nonostante l'amministrazione sta per affidare un incarico a Terna di elaborare uno studio di fattibilità tecnica ed economica per lo spostamento delle antennone. La strategia questa volta è differente: piuttosto che cercare di provare la presunta pericolosità dei tralicci, si pensa ad estendere il parco urbano di Loseto, che diventerà il più grande di Bari, in modo da creare i presupposti per espropriare il terreno, spostare le interferenze alla sua realizzazione, e quindi la rete dell'alta tensione.
L'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, sta seguendo la vicenda: «Lo schema di convenzione con la società Terna verrà formalizzato in questi giorni e prevede un costo di 20mila euro per la redazione di un primo livello di progettazione, che poi è uno studio di fattibilità, per lo spostamento o l'interramento dell'elettrodotto. Una cosa è certa: quei tralicci dalla posizione attuale dovranno essere allontanati».
L'assessore continua: «Abbiamo già inserito a fine marzo, all'interno del piano triennale delle opere pubbliche, quello che abbiamo chiamato terzo stralcio del parco di Loseto, con un importo complessivo del progetto di 5 milioni 400mila euro e che prevede l'ipotesi di spostamento dei cavi. Il terzo stralcio del parco di Loseto segue il secondo, la cui progettazione definitiva è in corso, del valore di 1,5 milioni di euro. La differenza fra i due stralci è legata al fatto che proprio nel terzo stralcio è previsto lo spostamento dell'elettrodotto, che ha un peso economico significativo. Quanto significativo, con precisione, lo stabiliremo grazie a questo primo livello di progettazione che Terna dovrà fare in convenzione con il Comune. Con la strategia che è stata messa in campo, fondata sullo spostamento legato all'ampliamento del parco, vengono meno tutte le valutazioni che in passato sono state fatte sulla pericolosità o meno dei tralicci: abbiamo subordinato e collegato lo spostamento delle antenne esclusivamente alla realizzazione del parco, a prescindere da quelle che possono essere le valutazioni di rischio che magari per taluni sono presenti, ma che per Terna possono non essere presenti sulla scorta di eventuali loro studi. Abbiamo aggirato l'ostacolo dando per prioritaria l'estensione del parco in quella zona: il parco diventerà il punto di riferimento per tutta la comunità di Loseto, con una estensione tale da abbracciare anche la sede dell'elettrodotto».
I primi 6.550 metriquadri di verde sono realtà, il secondo lotto di 20mila 200 metriquadri è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, e il terzo di 34mila 400 metriquadri è legato allo spostamento dell'elettrodotto.
Infine l'ulteriore buona notizia per gli abitanti del quartiere. Annuncia l’assessore: «Entro la fine dell'anno prevediamo di approvare lo studio di Terna e, a seguire, l'ampliamento del parco, una cerniera tra l’ambiente urbano e la campagna esistente e un luogo di incontro per gli abitanti».
L'ex frazione più piccola di Bari, e anche la più lontana dal centro, dove i negozi sono davvero pochi, potrà scacciare il timore dell'inquinamento grazie agli alberi, ai fiori, alle panchine, ai giochi per i bambini, agli orti urbani che saranno gli elementi del più grande polmone verde di tutta la città.
Una forma di risarcimento per chi ha acquistato la casa all'ombra dei tralicci, piantati nel terreno ben prima delle fondamenta dei palazzi: la lottizzazione aveva e ha le carte in regola, in conformità alle distanze di rispetto. I residenti però hanno paura di ammalarsi e di sviluppare patologie legate all'alta tensione. Il parco attrezzato che sta per nascere accanto alla parrocchia del Salvatore suona come una speranza.