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Decaro alla Gazzetta: «Vi racconto la mia prima giornata da sindaco bis»

 
Antonio Decaro

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Antonio Decaro

Le parole del neo eletto al primo turno a Bari: «So di avere accanto a me degli straordinari compagni di strada»

Mercoledì 29 Maggio 2019, 08:55

19:32

BARI - «Il mio primo giorno da sindaco rieletto l’ho trascorso a fare il sindaco. Nell’unica maniera che conosco, stando per strada, con un sopralluogo su un cantiere che abbiamo aperto diverso tempo fa per realizzare un parco nel quartiere Japigia e per verificare lo stato di avanzamento dei lavori che avevano accumulato qualche ritardo.

Lì dove c’era un lembo di terra tra una pineta a ridosso della chiesa di San Luca e le case popolari, dove un tempo si abbandonavano i motorini rubati, sta nascendo un parco urbano al servizio del quartiere. Un luogo dove i bambini possono giocare, le famiglie possono conoscersi e le persone più anziane possono toccare con mano il riscatto di una zona della città per troppo tempo associata al nome di un clan criminale e ad attività illecite. Per noi aprire un cantiere significa anche questo. Così come abbiamo fatto in questi cinque anni in altre zone della città e nella stessa Japigia. Ed è stato bello perché, nonostante la rielezione, tutti hanno continuato a chiamarmi Antonio e non sindaco. Questo è il regalo più grande che potessero farmi i baresi nel mio primo giorno da sindaco rieletto.

LA VISITA DA NEO ELETTO IN REDAZIONE

Nonostante le interviste, le domande sugli scenari nazionali, le riflessioni politiche in cui qualcuno ha cercato di incasellare questo voto, i cittadini hanno la capacità di riportarti sempre con i piedi per terra: oggi è capitato che un signore, appena arrivato nel parco, mi abbia fatto notare la presenza di deiezioni canine sulla strada di accesso alla nuova area verde. In quel momento ha avuto la conferma che non c’è tempo da perdere e che dobbiamo continuare spediti nel lavoro che abbiamo cominciato. Mi spiace solo che, non avendo dormito quasi per niente la notte scorsa a causa di troppi caffè, in alcuni momenti ho rischiato di farmi vincere dalla stanchezza. Ma ho resistito, come è successo in tutti questi anni e, soprattutto, come conto di fare nei prossimi cinque, magari sbagliando ma ascoltando sempre il parere dei miei concittadini e prendendomi la responsabilità di fare delle scelte. So di avere accanto a me degli straordinari compagni di strada, i baresi e, a prescindere dal fatto che mi abbiano votato o meno, continuerò a prestare loro tutta l'attenzione che meritano»

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