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Rifiuti, a Mola il Tar ha deciso sul gestore: dal 23 subentra Navita

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

Rifiuti in Puglia, intesa sull''organico: 100 euro a tonnellata, niente trucchi sulle impurità

Resta fuori la Ercav raggiunta da una interdittiva antimafia: il servizio doveva partire il 1 aprile

Lunedì 20 Maggio 2019, 10:31

21 Maggio 2019, 10:58

MOLA DI BARI - Il Tar della Puglia ha rigettato il ricorso della Ercav e dunque l’amministrazione comunale di Mola può affidare il servizio di igiene urbana alla impresa Navita. Sono, questi, gli effetti della sentenza numero 685, emessa venerdì dalla prima sezione del Tribunale amministrativo regionale del capoluogo. I giudici si sono pronunciati a seguito del ricorso presentato dalla società Er.Cav. srl di Triggiano (il ramo di azienda della ex Lombardi Ecologia, raggiunto da interdittiva antimafia) contro il Comune di Mola di Bari per richiedere l’annullamento dell’ordinanza sindacale (la numero 26 del 23 marzo scorso) con la quale è stato affidato il servizio di igiene urbana e servizi complementari per sei mesi ad una impresa inserita nella white list della Prefettura di Bari, la Navita, «e in ogni caso fino e non oltre l’individuazione del nuovo gestore del servizio», precisa il sindaco Giuseppe Colonna. I giudici amministrativi hanno rigettato il ricorso presentato dalla società dichiarandolo «inammissibile».

L’amministrazione comunale e l’Ufficio Ambiente sono ora al lavoro «per adempiere gli atti conseguenti derivanti dall’esito del procedimento amministrativo». Il ricorso, in realtà, aveva interrotto gli effetti dell’ordinanza con cui il Comune affidava, dal 1° aprile scorso, il servizio all’azienda nella lista della Prefettura. La decisione scaturì all’indomani della comunicazione alla Ercav di una interdittiva antimafia. Questo provvedimento, si aggiunse alla decisione assunta dall’assemblea Aro Bari 8 (l’ambito dei rifiuti ottimale che raggruppa i comuni di Monopoli, Conversano, Mola e Polignano) di interrompere il contratto con l’impresa che avrebbe dovuto subentrare, la Falzarano, per presunte «inadempienze contrattuali», facendo scattare così corto circuito, un’emergenza che la civica amministrazione ha superato istituendo una task force e ricorrendo ad una soluzione-tampone: d’intesa col prefetto ha attivato una richiesta di manifestazioni di interessi ad imprese aventi determinati requisiti e ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente affidando temporaneamente il servizio alla ditta Navita srl di Modugno.

Una soluzione di carattere temporaneo – informa la civica amministrazione - della durata di 6 mesi eventualmente prorogabili e tuttavia che potrà durare fino alla decisione Aro (che potrà ripartire, affidando il servizio a una delle società in graduatoria o attraverso una gara-ponte) adottata col criterio della somma urgenza per garantire lo svolgimento di un servizio indispensabile, al fine di scongiurare ricadute per la salute e l’igiene pubblica.

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