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Rita Schena
20 Gennaio 2019
Alcuni commercianti di via Manzoni hanno raccolto e presentato all'amministrazione comunale circa 90 firme per richiedere l'avvio del percorso di pedonalizzazione della strada commerciale storica del quartiere Libertà.
Si tratta di un tentativo per cercare di far rinascere una strada che fino a qualche anno fa rappresentava «l'altra via Sparano» per il commercio e che invece è andata progressivamente spegnendosi. In maniera letterale. Passeggiare per via Manzoni in alcune sere d'inverno fa quasi paura: saracinesce chiuse, locali abbandonati, chi ci passa lo fa solo per attraversarla il più velocemente possibile.
Via Manzoni in questi ultimi anni è diventata il simbolo stesso della crisi, una crisi da cui ora tenta di rialzarsi puntando alla sua pedonalizzazione.
Un tentativo che si concretizza in 90 firme frutto di una serie di confronti che l'amministrazione comunale ha avuto con gli operatori che lavorano da tempo lungo la strada e con le associazioni dei negozianti che propongono di sperimentate la chiusura alla circolazione delle auto per proporre inziative ed eventi attrattori di nuove attività e nuovi potenziali clienti.
Nella lunga storia di via Manzoni la pedonalizzazione è stata una scelta molto dibattuta e osteggiata con fortune alterne. Oltre una ventina di anni fa, la strada fu resa pedonale per un breve periodo e riaperta sull'onda delle proteste dei commercianti che, subendo i primi morsi della crisi, ne riversavano la responsabilità sulla chiusura. Una scelta poco lungimirante perchè invece le isole pedonali permettono maggiore possibilità al passeggio e facilitano lo shopping.
Ma la decadenza di via Manzoni non si può imputare solo alla crisi economica. «L'altra via Sparano» ha anche subito da sempre le estorsioni dei clan del Libertà che a lungo l'hanno usata come bancomat, per non parlare delle tante attività «mordi e fuggi» con locali che aprivano e chiudevano in pochi mesi, segno evidente di economie poco sane.
Oggi l'amministrazione comunale prova a far ripartire il tutto, a far ripartire una arteria commerciale importante per l’intera città. Un tentativo più organico e strutturato rispetto all'esperimento fatto nel novembre del 2014 con le iniziative dei weekend glamour che caddero nel nulla condannando via Manzoni al buio e silenzio.
Una prova generale si è già fatta questo Natale con addobbi similari a quello delle più importanti vie del centro città, ulteriore sforzo è il progetto di nuova illuminazione della piazzetta Risorgimento, dove si affaccia la scuola Garibaldi e appunto l'occasione di pedonalizzare la strada per riqualificare l'arteria, incentivare l'apertura di nuove attività commerciali e riattivare con nuove energie il cuore stesso del Libertà.
Su questo fronte l'assessorato allo sviluppo economico, guidato da Carla Palone, sta lavorando da tempo attraverso la promozione di bandi e misure che incentivano l'apertura di punti commerciali prevedendo premialità per chi propone di aprire nuove attività in tutto il Libertà (vedi Bando Map e la misura D Bari di prossima pubblicazione), contemporaneamente il sindaco ha già chiesto agli uffici di avviare internamente la progettazione per proporre ai commercianti, già in questa fase di discussione e partecipazione, alcune soluzioni progettuali e raccogliere proposte di miglioramento o modifiche.
Perchè proprio memori delle polemiche dei precedenti tentativi di pedonalizzazione, il nuovo intervento di riqualificazione e chiusura al traffico sarà supportato da un piano della mobilità e della sosta concordato con commercianti e residenti.
Già lo scorso dicembre, in occasione dell'accensione della stella in piazza Risorgimento il sindaco ha condiviso un primo schema di chiusura al traffico della strada con i commercianti che avevano aperto la loro attività. Nelle prossime settimane si passerà alla fase operativa della partecipazione con incontri dedicati in cui l'amministrazione recepirà proposte e suggerimenti da parte dei cittadini.
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