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Bari, Decaro e l'«avvocato scemo»: esposto a Ordine, Procura e Corte dei conti

 
Redazione on oline

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Bari, Decaro e l'«avvocato scemo»: esposto a Ordine, Procura e Corte dei conti

La frase del sindaco sulla Cassa prestanza degli ex dipendenti comunali: iniziativa dell'on. Sisto (FI) e del consigliere comunale Carrieri

Martedì 08 Gennaio 2019, 16:12

16:24

Un dettagliato esposto di 5 pagine, sottoscritto da una cinquantina di persone - primi firmatari l'avv. on. Fracesco Paolo Sisto, e l'avv. Giuseppe Carrieri, consigliere comunale, oltre ad avvocati, professionisti e gente comune - sarà presentato nelle prossime ore all'Ordine degli avvocati, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti sulle dichiarazioni del sindaco Decaro in ordine alla vicenda della Cassa prestanza del Comune di Bari. In un audio, diffuso prima di Natale dal Quotidiano italiano, era incisa la voce del primo cittadino che, nel corso di un incontro con ex dipendenti comunali che lamentavano il pagamento della «buonuscita» della Cassa prestanza (un fondo integrativo) aveva testualmente detto sul rischio contenzioso : «Guardate, se vincete una volta sola il Comune si arrende, se fate causa il Comune non vuole vincere, metterà un avvocato esterno scemo e voi mettete il migliore, però non lo può dire nessuno oggi». 

La Cassa prestanza è una vicenda molto dibattuta anche perchè da due anni l'amministrazione ha sospeso il versamento di mezzo milione di euro l'anno e questo ha portato al congelamento delle «liquidazioni» integrative ai dipendenti che vanno in pensione: iniziativa dettata da un'indagine avviata dalla Corte dei Conti sulla base di un esposto presentato dal M5S. Sul contenuto dell'audio finito sotto accusa, per amor di verità, il sindaco aveva replicato sostenendo che si trattava di un pezzo di conversazione, decontestualizzato da un ragionamento più ampio in cui, quella espressione (da lui definita colorita) non aveva alcuna finalità offensiva.

Nell'esposto - sottoscritto davanti a un gazebo allestito nei pressi del Palazzo giustizia con un cartello (provocatorio) «Cercasi avvocato scemo», si legge che «il sindaco Decaro non si limita a suggerire un'improvvida azione contro il Comune di Bari. Ammette, apertis verbis, che il Comune resistente non avrebbe interesse all'esito positivo dell'eventuale giudizio scaturito dall'azione degli ex dipendenti comunali, tanto da arrendersi in caso di vittoria degli ex dipendenti in primo grado».

A tutto ciò si aggiunge la circostanza di incaricare «un avvocato esterno scemo - ovvero un legale scelto perchè stupido non in grado di produrre una reale ed efficace difesa del Comune in giudizio».

Nell'esposto tali affermazioni sono considerate una offesa alla reputazione della categoria professionale degli avvocati» nonchè hanno «l'effetto collaterale di autorizzare gli ex dipendenti comunali che legittimamente vantano un credito nei confronti della Cassa prestanza, ad esperire un'azione giudiziale nei confronti del Comune di Bari, l'ente rappresentato da Decaro, nella prospettiva di incontrare l'amministrazione... morbidamente pronta ad avere torto». Da qui il rischio di «produrre un danno patrimoniale all'ente comunale, pur di tacitare le polemiche a lui rivolte, sul piano politico e personale, sulla gestione della cassa prestanza» e l'invito a «un approfondimento investigativo teso ad individuare eventuali profili di illiceità».

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