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Vitali (FI): «Sull’ex senatore azzurro ora la palla passa al partito nazionale»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Vitali (Fi): adesione Cassano è motivo di soddisfazione

Vitali (a destra) e Cassano (a sinistra)

Il gruppo regionale: «Orgogliosi della nostra coerenza». Sisto: Siamo al calciomercato

Giovedì 20 Settembre 2018, 16:08

16:09

BARI - «Cassano con Puglia Popolare al fianco di Michele Emiliano? In linea di principio non lo escludo. Ma ad oggi non è avvenuto alcun passaggio. Lunedì l'ex senatore era al tavolo del centrodestra e ha detto di essere di centrodestra. Se si continua a sputare in faccia a Cassano, un valore aggiunto a Bari e in provincia, si commette un errore del quale non mi assumo la responsabilità»: Gino Vitali, senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, lascia ancora uno spiraglio prima di considerare conclusa l'operazione con la quale il governatore Emiliano porterebbe nella sua coalizione la rete di amministratori coordinata da Cassano e dal consigliere regionale Gianni Stea (in pole per un possibile assessorato).
Il ragionamento di Vitali parte dall'assioma che «Cassano nasce democristiano, è stato eletto al Senato con noi, poi ha fatto il sottosegretario con Renzi, ma è tornato in Fi. Ora non viene apprezzato dal suo partito e così si guarda intorno». Il parlamentare per questo chiama in causa i vertici nazionali: «Io non dialogherei con il centrosinistra, ma qualche attenuante va riconosciuta a Cassano. Adesso, però, il partito nazionale deve intervenire e prendere una decisione. Ci vuole un arbitro a decidere dove si va, dal momento che in Puglia ci sono due posizioni: la mia, che ritiene Cassano importante per il centrodestra a Bari, e chi la pensa diversamente. Non è un semplice dirigente, ha una storia di consenso importante. Per me va candidato alle primarie per il sindaco di Bari come Forza Italia. Se passa questa linea, mi assumo ogni responsabilità, e se va male è naturale che mi dimetta. Se passa la linea opposta, chi fa il guerrafondaio deve metterci la faccia. La politica è fatta di numeri e non di belle parole». Poi uno sguardo al quadro regionale: «Il caso di Stea è differente. Il partito nazionale, il coordinatore regionale e il coordinatore provinciale Francesco Paolo Sisto lo hanno accolto tra gli azzurri. Il gruppo regionale no. Stea pensa a ricandidarsi e non può certo ritirarsi a vita privata. Dico questo pur non condividendo quello che sta per fare». La conclusione di Vitali: «Cassano chiarisca la sua collocazione, ma anche da Roma è indispensabile un intervento».
Il gruppo regionale di Forza Italia, con una nota di Nino Marmo, Giandiego Gatta, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso, critica la sintonia tra Puglia Popolare e il governatore: «Che sia Francia o che sia Spagna, l’importante è che se magna! Solo con questa espressione – argomentano - possiamo interpretare le dichiarazioni del presidente Emiliano e del suo nuovo ‘compagno’ politico, l’ex senatore Cassano. Ora è giusto dire che siamo quasi contenti perché sarà un divertimento fare opposizione al collega Stea, quando diventerà assessore dopo che fino a qualche giorno fa firmava i suoi comunicati stampa definendosi di ‘Forza Italia’. Per quanto ci riguarda, siamo fieri ed orgogliosi di poter dire di essere sempre dalla stessa parte. Perché chi ci crede, non svende i suoi ideali né per un assessorato né per una candidatura a sindaco».
Attacca Emiliano il responsabile barese berlusconiano, Francesco Paolo Sisto: «Dopo aver gratificato Di Cagno Abbrescia con la presidenza dell’AqpEmiliano prosegue nella sua operazione ‘nessun pudore’. Al calcio mercato della politica ‘acquista’ i quasi-forzisti Cassano e Stea» 

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