BARI - Luigi Di Maio fa tappa alla Fiera del Levante a Bari: dopo l'incontro di ieri sera al DigithOn di Bisceglie, l'evento sull'innovazione tecnologica organizzato da Francesco Boccia, il vicepremier e ministro dello sviluppo economico si è recato questa mattina tra i padiglioni della Campionaria. A margine della sua visita ha rilasciato alcune dichiarazioni su Ilva, Tap e reddito di cittadinanza.
ILVA - «Taranto deve recuperare il tempo perso. E' una città che è stata espropriata di tutto per la sua dipendenza da una sola azienda. Ormai è diventata un deserto e il nostro obiettivo e non farla essere più dipendente da una sola azienda». «La vertenza Ilva si è conclusa con zero esuberi e con migliorie dal punto di vista ambientale, avremo almeno il 20% in meno di emissioni rispetto al piano precedente, e la copertura dei parchi entro il 2019, ma non basta perché - ha proseguito - Taranto ha bisogno di investimenti nella cultura, nel turismo, nelle aziende. Voglio portare investitori che aprano altre attività produttive pulite, dando lavoro ai giovani e meno giovani, e tutto il governo deve essere impegnato su quella città».
TAP - Oltre all'Ilva, Di Maio ha affrontato un altro fronte caldo in Puglia, quello del gasdotto Tap: «Il Movimento Cinquestelle era ed è no Tap. Il dossier è sul tavolo del Presidente del Consiglio e come abbiamo affrontato tanti altri dossier in questi tre mesi, affronteremo il problema Tap» - ha detto il vicepremier - «Non si può prescindere dal dialogo con le comunità locali ed
è inutile - ha poi concluso - pensare di fare un’opera senza discutere col sindaco e i cittadini, passando per tutte le organizzazioni che si battono contro quell'opera».
REDDITO DI CITTADINANZA - «Se abbiamo detto ai cittadini che questa legge di bilancio sarà coraggiosa, ma terrà i conti in ordine è perché noi vogliamo fare qualcosa di coraggioso», così ha affermato il vicepresidente del Consiglio e Ministro dello sviluppo economico rispondendo ai giornalisti. «La cosa più coraggiosa che possa fare una forza politica oggi - ha sottolineato Di Maio - è mantenere le promesse». «Non c'è solo il reddito di cittadinanza. Stiamo approntando un pacchetto di semplificazioni per le imprese e stiamo mettendo in piedi una serie di misure che entreranno nella legge di bilancio con incentivi alle aziende, sopratutto - ha aggiunto - quelle più innovative, per acquisto di nuovi macchinari e favorire l'assunzione di giovani tecnici». «Abbiamo tantissimi progetti allo studio, oltre al reddito di cittadinanza che resta il punto cardine e si deve fare. Abbiamo misure per i commercianti per i piccoli imprenditori, per medi e per i grandi».
INFRASTRTUTTURE - «Autostrade avrà un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni. Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti durante una visita alla Fiera del Levante di Bari. «Per quanto ci riguarda il ponte Morandi lo deve ricostruire un’azienda di Stato come Fincantieri, perché - ha sostenuto Di Maio - dobbiamo monitorare cosa si farà sulla ricostruzione del ponte». «In questi giorni si parla di manutenzione delle infrastrutture perché c'è stata una tragedia ad agosto e a Genova. Il ponte Morandi ha dei responsabili che si chiamano Autostrade per l’Italia, Atlantia e Benetton. Quei signori dovevano manutenere quel ponte e non lo hanno fatto» - ha affermato il ministro dello sviluppo e del lavoro - «Noi gli toglieremo le concessioni e non solo - perché questa è una promessa che abbiamo fatto agli italiani rispetto a gente che non può più permettersi di far pagare il pedaggio per mandare a morire gli italiani e non può pensare di farla franca maneggiando un plastico o facendosi belli in conferenza stampa». Sul Piano infrastrutture ed i monitoraggi Di Maio ha poi spiegato che «sono ancora in atto» e che «si è perso troppo tempo in questi anni». «Noi abbiamo dei sensori - ha concluso - che adesso inizieremo ad installare su tutte le infrastrutture e questo ci consentirà di monitorare in tempo reale lo stato di salute di ponti e viadotti e cavalcavia. Una volta installati li dovremo anche mettere a regime. Avverto rammarico perché si poteva fare prima, anni fa».
COMMERCIO - «In materia di commercio, sicuramente entro l’anno, approveremo la legge che impone lo stop nei fine settimana e nei festivi a centri commerciali - aggiunge Di Maio - con delle turnazioni e l’orario che non sarà più liberalizzato, come fatto dal governo Monti. Quella liberalizzazione sta infatti distruggendo le famiglie italiane. Bisogna ricominciare a disciplinare orari di apertura e chiusura».
LAVORO - «Istituiremo il nuovo codice del lavoro. Il progetto di legge è già pronto e penso ad una legge delega che deve approvare il Parlamento». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, oggi alla Fiera del Levante di Bari, sottolineando con i giornalisti di «voler riportare un pò di sorriso sul volto di tanti consulenti del lavoro, imprenditori e lavoratori». «Avevo promesso in campagna elettorale che avrei abolito circa 400 leggi inutili, iniziamo quindi - ha aggiunto - ad eliminarne 140 in un solo colpo, cioè tutte quelle leggi che ormai sono la giungla delle imprese e dei lavoratori e che riguardano il mondo del lavoro». «L'Italia non ha soltanto il problema di nuove leggi da fare - ha sostenuto - perché ha così tante leggi che ci rendono la vita un inferno, perché non riusciamo a capire neanche quale legge si applichi ai problemi che viviamo ogni giorno. Così ne eliminiamo 140 e ne creiamo una sola, quella che istituisce il nuovo codice del lavoro»
Il vicepremier si è poi spostato all'interno dei vari padiglioni in compagnia del sindaco Antonio Decaro e del presidente della regione Michele Emiliano, ascoltando con attenzione gli espositori e concedendo di tanto in tanto selfie al pubblico presente alla Campionaria.