«Sono passati tre mesi da quando abbiamo iniziato ad assistere alla celebrazione delle udienze nelle tende, e mancano pochi giorni alla esecuzione dello sgombero del Palazzo di giustizia di via Nazariantz» a Bari. Lo ricorda in una nota il presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), Francesco Minisci, evidenziando che «nonostante le promesse e gli annunci, probabilmente un po' affrettati, una soluzione edilizia che possa ridare dignità alla giustizia barese non è stata trovata».
«Per non parlare - sottolinea Minisci - dell’inesorabile avvicinarsi del 30 settembre, data in cui riprenderanno tutti i termini sospesi dal decreto legge dello scorso giugno». «Ora - rileva - non c'è davvero più tempo da perdere, la giustizia penale di Bari deve riprendere ad essere esercitata senza ulteriori rinvii». «Sono a serio rischio - prosegue il presidente dell’Anm - delicate e indifferibili attività giudiziarie e la stessa lotta alla criminalità organizzata di quell'importante sede giudiziaria, che non può essere sospesa neanche per un giorno».
«Ribadiamo ancora una volta - conclude Minisci - la richiesta che sia trovata, in tempi rapidissimi, una soluzione, perché quella attuale, oltre a non essere una situazione da Paese civile e a bloccare il sistema giudiziario barese, favorisce anche le più insidiose forme di criminalità»
«Caos Palagiustizia aiuta criminalità organizzata»

Francesco Minisci chiede una soluzione: la lotta alla criminalità non può essere sospesa neanche un giorno
Giovedì 23 Agosto 2018, 12:08