BARI - Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, ha fatto un sopralluogo a Corato, sul luogo dello scontro fra treni del 12 luglio 2016, in occasione del secondo anniversario della tragedia che costò la vita 23 persone. Nella circostanza, il responsabile del dicastero delle Infrastrutture - sulla tratta gestita da Ferrotramviaria dove si verificò il disastro - ha incontrato i familiari di alcune delle vittime. Rispondendo alle loro domande ha detto che «andrà ad analizzare tutte queste tratte regionali e, laddove non ci siano le condizioni neanche temporali per adempiere alle norme minime di sicurezza, di chiedere il trasferimento».
Toninelli ha aggiunto che «I livelli di sicurezza su Rete ferroviaria italiana hanno standard molto elevati che sono addirittura invidiabili a livello europeo, ma questo non accade per le linee e i binari di proprietà regionali, o meglio non accade sempre. I presidenti di Regione che si trovano in queste condizioni dovrebbero assumersi la responsabilità di disinteressarsi di alcuni luoghi di potere che sono ad esempio i cda e alcune concessionarie e trasferire i binari a Rete ferroviaria italiana, e togliendo e non rinnovando, come mi sembra sia accaduto in questa occasione, la concessione a chi non ha adempiuto come da contratto alla qualità e alla sicurezza del servizio».
«Bisogna essere intransigenti quando si concede una concessione che riguarda un servizio pubblico essenziale quale i trasporti - continua il ministro - significa che si è fallito e chi fallisce deve subire sanzioni e non deve avere rinnovi». «Da settembre - ha annunciato Toninelli - farò un tour dei treni regionali in tutte le regioni e andrò a chiedere per quelli con meno efficienza ai presidenti di Regione di trasferirli allo Stato e a Rete ferroviaria italiana perché lì il livello di sicurezza è più alto».
In occasione dell'anniversario della tragedia, si sono sovlte altre due iniziativa: una a Bari, nel piazzale antistante la stazione e l'altra nella cattedrale di Andria. Alla cerimonia in piazza Moro hanno partecipato molti familiari delle vittime, il presidente della Regione Puglia e i sindaci di Bari, Andria, Corato, Ruvo di Puglia, Trani, Gravina, Modugno e messaggi sono arrivati da Milano, Torino, Pioltello e dall’ambasciata inglese.
L’udienza preliminare inizierà lunedì prossimo, 16 luglio. La Regione Puglia, il Condacons, i familiari delle vittime e diversi Comuni hanno già annunciato che si costituiranno parte civile. La Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio di 18 persone fisiche e della società Ferrotramviaria per i reati, a vario titolo contestati, di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Stando alle indagini coordinate dalla magistratura tranese, il disastro fu causato da un errore umano che, tuttavia, si sarebbe potuto evitare eliminando il sistema del blocco telefonico su quella tratta a binario unico. I lavori per il raddoppio della linea sono appena iniziati, ma questo per i familiari delle vittime non basta.