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Il Comune di Bari sospende l'agibilità del palazzo di Giustizia

 
Redazione on line

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La decisione di sospendere l'agibilità consentirà di utilizzare ancora l’immobile per il tempo necessario al trasferimento di fascicoli, strumenti d’indagine e tutto ciò che è contenuto nel palazzo

Mercoledì 23 Maggio 2018, 19:18

BARI - Il Comune di Bari ha sospeso l'agibilità del Palazzo di Giustizia di via Nazariantz e avviato il procedimento finalizzato alla revoca del certificato di agibilità dell’immobile. Lo comunica una nota dell’amministrazione comunale. La decisione di sospendere l'agibilità consentirà di utilizzare ancora l’immobile per il tempo necessario al trasferimento di fascicoli, strumenti d’indagine e tutto ciò che è contenuto nel palazzo e che è necessario per la celebrazione delle udienze e per le indagini. Se il Comune avesse ordinato lo sgombero immediato, infatti, non sarebbe stato più possibile alcun accesso all’edificio, neppure per prendere i faldoni.

In una nota scritta al prefetto in cui chiede la convocazione di tutte le amministrazioni coinvolte «affinché si possa congiuntamente definire un cronoprogramma dettagliato delle attività conseguenti», il sindaco Antonio Decaro parla di un possibile sgombero in tempi brevissimi, sollecitando quindi soluzioni rapide per il trasloco.

Il provvedimento di sospensione del'agibilità è a firma del direttore della ripartizione Urbanistica ed edilizia privata del Comune, l’ingegner Pompeo Colacicco, e tiene conto delle conclusioni della relazione tecnica commissionata dall’Inail, ente proprietario del palazzo, sulle criticità strutturali dell’edificio.
Con un altro provvedimento emesso sempre oggi dall’ingegner Tondo, direttore della ripartizione Opere pubbliche del Comune, si chiede all’Inail di «comunicare, entro il termine di cinque giorni, gli interventi di natura cautelativa che la proprietà intende proporre per fronteggiare i rischi descritti nella perizia del professor Vitone». 

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