BARI - Completati i lavori di potenziamento dell’impianto di depurazione che serve Ruvo di Puglia e Terlizzi, in provincia di Bari. I lavori consentono di aumentare in modo sostanziale la potenzialità dell’impianto, portandola a 70.965 AE Abitanti Equivalenti (termine tecnico che definisce le quantità di sostanze organiche biodegradabili) dai precedenti 52.842 AE, con un livello di trattamento dei reflui in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 152/06.
Il progetto ha previsto interventi di potenziamento sia nella linea delle acque sia in quella dei fanghi come pure dell’impiantistica elettrica, al fine di garantire gli standard di sicurezza prescritti dalla normativa vigente. L’intervento, per complessivi 4,7 milioni di euro, rientra tra quelli previsti dal Cipe. Un ulteriore intervento, finanziato dalla Regione Puglia, consentirà il riuso in agricoltura delle acque trattate dal depuratore: circa 1.000 ettari di terra serviti dal Consorzio di Bonifica delle Terre d’Apulia. In occasione della cerimonia inaugurale dei lavori, Legambiente Puglia ha presentato «H2Oro. In buone acque», progetto didattico che esplora e racconta il tema dell’acqua nelle sue proprietà e nei suoi molteplici usi, al fine di sensibilizzare cittadini e studenti sull'importanza della depurazione, del riuso e del risparmio idrico.
All’iniziativa sono intervenuti il governatore pugliese Michele Emiliano, Vito Colucci, direttore dell’Autorità idrica pugliese, Pasquale Chieco e Nicola Gemmato, rispettivamente sindaci di Ruvo di Puglia e di Terlizzi, Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia, Simeone Di Cagno Abbrescia, presidente Acquedotto Pugliese, e Nicola De Sanctis, amministratore delegato Aqp.
«Proseguono gli investimenti di Acquedotto Pugliese per il potenziamento dei depuratori. In questo modo contribuiamo alla conquista di nuove bandiere blu per il mare della Puglia e, soprattutto - ha spiegato Emiliano - cerchiamo di adeguare i depuratori nella direzione del riuso delle acqua affinate in agricoltura. Un processo finalizzato ad evitare di prelevare tanta acqua dalle falde, con i rischi connessi alla salinizzazione delle stesse falde, e consentire di risparmiare acqua nelle annate di siccità. Tutto questo, grazie al lavoro instancabile dei nostri tecnici e agli investimenti della Regione, destinati al settore della depurazione».