Sabato 06 Settembre 2025 | 12:09

Uno strappo per lasciare il siderurgico al suo destino

 
Michele Partipilo

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Michele Partipilo

Acciaio senza carbone: ora si può. Emiliano a Mittal: «Decidiamo road map»

Nonostante gli annunci del ministro Patuanelli, per il siderurgico e per chi vi lavora ora si apre un capitolo ancora più difficile

Giovedì 05 Dicembre 2019, 14:33

16:09

L’incontro di ieri peggio non poteva andare. Mittal ha riproposto il suo piano di tagli con variazioni minime, pur di fronte alla disponibilità del governo a «investire sul siderurgico», come ha dichiarato il ministro Patuanelli. A questo punto l’ostinazione mostrata da Mittal, che pure su Taranto denuncia un «buco» da un miliardo per quest’anno, sembra in realtà finalizzata a voler lasciare l’ex Ilva al suo destino. È difficile dire se a causa di un piano industriale rivelatosi sbagliato oppure se perché siamo di fronte a una strategia per far fuori l’Italia dal mercato dell’acciaio. Di certo per il siderurgico e per chi vi lavora ora si apre un capitolo ancora più difficile, nonostante gli annunci del ministro di voler portare la produzione a 8 milioni di tonnellate l’anno e in maniera più pulita. 

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