Sabato 20 Dicembre 2025 | 16:50

Turismo delle radici, ecco la ricetta per salvare i borghi

Turismo delle radici, ecco la ricetta per salvare i borghi

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

Turismo delle radici, ecco la ricetta per salvare i borghi

Il tema dei borghi e delle loro tradizioni culturali e gastronomiche in via di spopolamento, al centro della 18esima edizione delle “Giornate dell’Emigrazione”

Sabato 20 Dicembre 2025, 12:45

Il tema dei borghi e delle loro tradizioni culturali e gastronomiche in via di spopolamento, al centro delle “Giornate dell’Emigrazione”, giunte alla loro diciottesima edizione, vissute nei giorni scorsi nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, presso il Senato della Repubblica.

Piccoli centri che vedono diminuire la propria popolazione, in qualche caso fino quasi a scomparire: una problematica non solo sociale e demografica, ma anche culturale, da analizzare e lì dove possibile, da porvi rimedio. Il tavolo dei lavori ha registrato la presenza di istituzioni, mondo universitario, associazioni e addetti al settore. Dopo l’interessante esperienza di “Roots in”, la grande convention organizzata lo scorso novembre a Matera dall’Apt Basilicata, l’ampio dibattito si è spostato nella Capitale, su iniziativa del senatore Maurizio Gasparri, con il patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, e la presenza, fra gli altri, del presidente di ASMEF (Associazione Mezzogiorno Futuro) Salvo Iavarone e del presidente del Comitato per gli italiani nel Mondo, Simone Billi.

«Il convegno è nato dalla volontà di approfondire i temi dello spopolamento dei borghi e del turismo delle radici –; ha spiegato Iavarone di ASMEF– il turismo delle radici è quel fenomeno che tende a catturare le attenzioni dei tanti cittadini italiani nel mondo che, spinti da nostalgia o passione per le proprie radici, sia geografiche che familiari, vogliono provare a esplorare i paesi d’origine. È possibile sensibilizzare sia l’opinione pubblica che le istituzioni su questi temi, raccogliendo i tanti messaggi dagli amici sparsi nel mondo, ma anche le loro esigenze e informazioni, e proponendo studi e proposte ad hoc. Consapevoli che per superare i problemi è necessario istituire una grande unità nazionale di coordinamento. Nel caso dello spopolamento dei piccoli borghi, poi, che è un grosso problema culturale, è nostro compito proteggere le antiche tradizioni, i ricordi, un patrimonio autentico del nostro Paese che i borghi custodiscono. Gli iscritti all’AIRE sono attualmente 6,5 milioni, che diventano 70 milioni se consideriamo le seconde o terze generazioni, provenienti per lo più dai piccoli paesi. Ecco, se solo una piccolissima parte tornasse nella loro terra come turisti, si alimenterebbe quel turismo delle radici che è stato anche oggetto di un tavolo tecnico istituito dalla Farnesina».

Durante la giornata sono stati trattati i problemi e le possibili soluzioni per le aree interne, attraverso la presentazione dei progetti “Italie” e “Innovitam”, ma anche lo spirito del turismo delle radici; inoltre, sono sono state premiate alcune personalità, eccellenze italiane nel mondo che hanno partecipato al Premio Eccellenza Italiana, svoltosi nell’ottobre scorso a Washington, con la regia di Massimo Lucidi: fra i destinatari del riconoscimento l’imprenditore Nunzio Puccio, il presidente di Confimpreseitalia Guido D’Amico, il fondatore e presidente emerito CIM Angelo Sollazzo.

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