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Gianluca De Cristofaro: «Cucina italiana, serve qualità. E crediamo nel confronto con le istituzioni»

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

Gianluca De Cristofaro: «Cucina italiana, serve qualità. E crediamo nel confronto con le istituzioni»

Il direttore dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto sottolinea il lavoro compiuto in questi anni nella valorizzazione del Made in Italy

Sabato 03 Maggio 2025, 14:39

14:40

«L’associazione è nata con il chiaro obiettivo di un’interlocuzione interistituzionale. Sedere al tavolo con governo, enti locali e il legislatore, per modificare e migliorare le condizioni del settore attraverso la promozione della cucina italiana di qualità, è sempre stata la nostra mission. Il 96% dei nostri associati fanno impresa. Avendo un Club dei partners con oltre ventuno aziende, innestiamo la filiera in un discorso collettivo».

Parola di Gianluca De Cristofaro, direttore dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, che sottolinea il lavoro compiuto in questi anni nella valorizzazione del Made in Italy, «attraverso progetti concreti, come la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e le varie iniziative europee». Formazione, dialogo con le istituzioni e sostegno alla filiera dell’agroalimentare, dunque, le buone prassi «per diffondere la cultura della qualità». Fra queste, grande importanza ha il “Grand Tour del Gusto”, «un progetto realizzato con le nostre risorse per sensibilizzare maggiormente sulle potenzialità del Mezzogiorno d’Italia». Creare una più forte consapevolezza nei territori, fra grandi città e piccoli borghi, insomma, attraverso il lavoro degli associati, «per permettere al territorio di valorizzare i prodotti e interpretarli in una chiave diversa, favorendo scambi e idee», ha spiegato il direttore.

L’iniziativa, lanciata lo scorso anno con una ventina di tappe, «ha raccolto nel 2024 oltre settecento ospiti, fra autorità, giornalisti, professionisti e appassionati. Non si tratta di un semplice evento –, ha spiegato De Cristofaro – è un voler alzare il sipario su un territorio e raccontarlo nella sua interezza».

Creare un ponte fra cultura, formazione e impresa, quindi, «per valorizzare il territorio, come mai è stato fatto prima», ha aggiunto Gianvito Matarrese, coordinatore del “Grand Tour del Gusto”. «Da tre regioni interessate inizialmente, in quest’edizione siamo stati capaci di coinvolgere tutto il Sud, isole comprese. L’idea è di innestare nuove attività ed energie, potenziando la rete fra i produttori eccellenti e i ristoratori, dando vita a nuove sperimentazioni dei prodotti». Un progetto nato dai professionisti che si ritrovano sotto il cappello di Ambasciatori del Gusto, «ma che oggi vuole essere un punto di partenza, più che di arrivo, per dare un imprinting migliore al Made in Italy», ha evidenziato lo chef, che proprio dal suo “Evo Ristorante” di Alberobello, taglierà il nastro del tour. «Si partirà dalla Puglia, terra fucina di idee. Siamo un bel gruppo e siamo pronti a dare il via a questa bella avventura. I riflettori sono accesi su di noi a livello nazionale, poiché hanno riconosciuto la nostra capacità di essere coesi e di fare squadra», ha concluso.

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