Uscirà domani, venerdì 1° agosto 2025, su tutte le piattaforme digitali “Ridi Pagliaccio”, l’atteso album congiunto del producer torinese Aleaka e dei rapper leccesi Gentle T e Zeboh. Il disco esce per l’etichetta indipendente Gold Leaves Academy, fondata da DJ MS (storico DJ di Nitro), con distribuzione a cura di Believe. Un progetto ambizioso, profondo e coerente: 10 tracce che formano un concept album sul Salento, raccontato non con gli occhi del turista ma con quelli di chi ci vive tutto l’anno. “Ridi Pagliaccio” è un disco che parla del Sud, di una terra bellissima e complicata, attraversata da contraddizioni, speranze e delusioni, dove la malinconia si mescola all’ironia.
La figura del pagliaccio – emblema di chi sorride anche quando vorrebbe piangere – diventa metafora perfetta del legame che i due rapper hanno con la loro terra d’origine: un rapporto di amore e odio, di fatica e ostinazione. Tra problemi irrisolti e voglia di riscatto, l’album riflette lo spirito di chi non si arrende e cerca, attraverso la musica, di riqualificare il proprio contesto, per la gente e “per la cultura”.
“Ridi Pagliaccio” è rap puro, senza compromessi. Un suono crudo e potente, fatto di beat atmosferici e testi taglienti, che restituisce voce a una scena indipendente spesso trascurata dal mainstream. Aleaka cura le produzioni con grande attenzione, mescolando elettronica e ritmi classici, mentre Gentle T e Zeboh (entrambi membri del collettivo Kiazza Mob) alternano rime tecniche e riflessioni intime, tra sarcasmo e consapevolezza.
Due le collaborazioni nel disco:
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Toni Zeno, rapper messinese, nel brano Southside boulevard
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Brattini, torinese, in Zero
I tre artisti uniscono nord e sud Italia in un’operazione culturale che non è solo musicale, ma anche simbolica.
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Aleaka (Alessandro Cirulli, classe 1988) è un punto di riferimento per la scena underground torinese, noto per il suo stile ricercato.
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Gentle T (Salvatore Stani, classe 1993) e Zeboh (Flavio Matino, classe 1991) rappresentano con orgoglio la scena rap salentina, con testi che intrecciano territorio, denuncia sociale e introspezione.