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Sanremo 2025, Serena Brancale porta Bari sul palco: «In "Anema e Core" c'è l'amore per la mia terra»

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Sanremo 2025, Serena Brancale porta Bari sul palco: «In "Anema e Core" c'è l'amore per la mia terra»

foto Alessandro Rabboni

Per la serata del venerdì duetta con Alessandra Amoroso: «È tanto generosa, ha detto che vuole aiutarmi a splendere perché siamo entrambe pugliesi». E sul FantaSanremo: «Ho imparato a memoria il regolamento: prendetemi in squadra!»

Mercoledì 05 Febbraio 2025, 06:00

BARI - «È vero, "Anema e Core" è un'espressione napoletana, e ci ho messo dentro anche un omaggio a Pino Daniele. Ma il brano è in italiano e dialetto barese, totalmente legato alle mie radici». Mette subito le cose in chiaro Serena Brancale, in gara al prossimo Festival di Sanremo proprio con «Anema e Core», a dieci anni dalla prima volta all'Ariston. Un'esperienza che la cantante barese, fiore all'occhiello della musica nu-soul/jazz italiana all'estero, vuole viversi a 360 gradi senza dimenticare la terra che l'ha cresciuta. La Gazzetta l'ha incontrata per raccogliere qualche sensazione prima di entrare nel vivo della kermesse.

Già dal primo ascolto il brano ci è sembrato travolgente, anche nel significato: amare senza vergogna, mettendosi completamente a nudo. Quanto c'è di lei e della sua Bari in questa canzone?

«Porto tutta me stessa. Da tempo lavoro con il dialetto barese, da cittadina doc., il mio primo brano era "Sta Uagnedd", è una ricerca che va avanti da prima di quel Sanremo 2015. Addirittura quando scrivo, prima vado in dialetto, così sono più diretta, poi trasformo in italiano. Ho voluto mantenere l'espressione napoletana nel titolo perché era rappresentativa: "Anema e Core" è qualcosa che ti devi sudare, devi volere fortemente, con passione. Mi sono preparata tanto per questo Festival, se torno dopo dieci anni significa che qualcosa è maturata nel modo di fare le cose».

La scelta di Napoli, poi, per omaggiare Pino Daniele.

«Sì, e posso svelare che ci sarà una sorpresa nella performance, in qualcosa che accadrà sul palco. Inoltre sul lato B del 45 giri della canzone in gara ho deciso di proporre una cover di “Alleria”, proprio di Pino, un ulteriore omaggio».

Restando a Sanremo, per la serata dei duetti ha chiamato Alessandra Amoroso: Bari e il Salento si incontrano?

«Quando Alessandra entrò ad Amici ha portato proprio "If I ain't got you" di Alicia Keys al provino. Ho pensato che per lei riproporre questo brano potesse essere come ripercorrere dei passi, l'inizio di tutto, mentre per me è una continuazione di ciò che sto facendo. È stata felicissima quando l'ho chiamata: è una persona generosa, mi ha detto "Sono al tuo fianco, sono pugliese come te e voglio aiutarti a splendere. Hai tutto il mio supporto". Nel brano poi emerge molto la vocalità, il mio amore per il soul...».

Invece in «Anema e Core» c'è un po' più la sua parte «energica», grintosa...

«Sì, mi ritrovo perfettamente nell'arrangiamento, è cucito addosso a me, è esattamente ciò che sono. Mi piace molto, per esempio, il percorso che sta facendo Bad Bunny, che prende la musica tradizionale e la mescola alla trap, senza mai strafare. È un mix geniale che rappresenta tutta la ricerca che ho portato avanti nell'ultimo anno, con "Baccalà", "La Zia", prendere la tradizione e condirla con la modernità, rimanendo fedele a ciò che sono».

Tra l'altro «Baccalà» ha spopolato fino alla Cina...

«Sì, ci andrò quest'estate! Magari però ai cinesi non svelo cosa dice il testo...»

Che atmosfera sta respirando in queste settimane pre-Festival, che aria tira fra voi concorrenti?

«Quando li conosci di persona scopri lati che ti sorprendono, rivaluti anche chi non fa parte del tuo background. Ho avuto per esempio la fortuna di conoscere Giorgia, che con il suo modo di fare ha smorzato qualsiasi tipo di ansia. Anche i Coma_Cose sono stati molto carini, i The Kolors mi fanno morire dal ridere. E quando abbiamo scattato la classica foto di gruppo, dove devi stare un'ora fermo in posa, per passare il tempo insieme ai Modà abbiamo fatto il gioco delle capitali. Esilarante».

Se dovesse scommettere su qualcuno?

«Tifo Noemi, che mi è sempre piaciuta come carattere, voce e modo di porsi, naturale e sorridente. E poi Olly: è fresco e il suo atteggiamento è positivo e vincente, e quello fa tanto».

Qualche spoiler sul look?

«Il pezzo in gara è molto divertente, mentre per la cover ci vuole più concentrazione anche nel canto. Ecco che allora ho voluto giocare anche negli outfit, così come ho fatto con i miei nuovi capelli, corti e biondi: ora è il momento di divertirsi».

Chiudiamo con un classico: giocherà al FantaSanremo? Possiamo prenderla in squadra?

«Mi sto preparando quasi quanto per il Festival. Ho studiato bene il regolamento, sono pronta. È un altro modo per stemperare lo stress di quella settimana. Non vi deluderò!».

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