«I ricordi sono come un maglione caldo che ci abbraccia, ci fanno sentire a casa, ci riconnettono con la natura umana e analogica»: così Noemi descrive la «Nostalgia» che dà il titolo al nuovo album, in uscita il 28 febbraio. Una vicinanza ai sentimenti diversa dalla malinconia, «che odora di rimorso e di cose non fatte», e che contribuirà a costruire il ricco 2025 della cantante romana. Imminente la sua partecipazione a Sanremo con il brano «Se ti innamori muori», scritto e composto da Mahmood, Blanco e Michelangelo («un trio da "Brividi"» dichiara divertita, ndr.), poi un lungo tour che la porterà in giro nei teatri di tutta Italia, anche in Puglia (l'11 dicembre al TeatroTeam di Bari), per arrivare al gran finale sul palco del Palazzo dello Sport di Roma: «Sarà bellissimo - commenta la cantante in un incontro stampa dove era presente anche la Gazzetta - il teatro è il mio habitat naturale, poi sono nata dal live, cantavo in pub e pizzerie».
La canzone in gara al Festival (è l'ottava volta per lei) è potente e d'atmosfera, e Noemi descrive così la sinergia con Mahmood: «Siamo molto amici, il testo mi ricorda alcune chiacchierate con lui, persona estremamente sensibile. Porto sul palco un pezzo di vita e tante riflessioni. Si parla d'amore, di quando le strategie sono inutili, ci abbandoniamo nelle braccia dell'altra persona perché abbiamo paura di morire. È una fragilità che ci dà la possibilità di capire chi siamo, in questa società egocentrica in cui è difficile affidare il cuore a qualcuno, e a volte non ce la sentiamo di vivere fino in fondo le emozioni».
Atmosfere morbide e intense che si riflettono in tutto il disco, «Nostalgia»: in copertina c'è il mare e una fotografia della cantante con il suo cane Daisy («Una grande amica, me la porto al Festival»), e le nove tracce portano firme e collaborazioni di colleghi illustri, da Colapesce a Neffa, da Taketo Gohara a Giorgio Poi e Carl Brave, passando per la cover che Noemi presenterà sul palco dell'Ariston venerdì 14 febbraio insieme a un altro big in gara, Tony Effe, un omaggio a Roma e a Franco Califano con «Tutto il resto è noia»: «Nella vita attraversiamo tutti momenti di metamorfosi, e secondo me Tony ne sta vivendo uno - commenta - è un uomo della strada, come Califano del resto. Ho sentito da lontano il brano in gara, "Damme 'na mano", e io ho voluto proprio dargli una mano per farsi capire, fare un passo avanti. Penso una cosa: un film come "Kill Bill" ha tante scene ultraviolente, eppure mica rinchiudiamo Tarantino. Tanti ragazzi ascoltano Tony Effe, anche figli di miei amici, forse i suoi testi riescono a leggerli in maniera più leggera, siamo noi adulti ad appesantire il tutto. È un ragazzo che ci tiene a raccontare quello che sta vivendo, le sue contraddizioni. Chi lo sa, magari un giorno lo porto sul palco di "Una Nessuna Centomila"».
Un disco che, come lei stessa descrive, è un puzzle che si è composto da solo. E per questo primo step dell'avventura sanremese la cantante sarà affiancata per la prima volta dalla Gialappa's Band, che per la prima volta collaborerà con uno degli artisti in gara mostrando sui social pezzi di backstage e commentando la settimana della kermesse: «Saranno dei compagni d'avventura pazzeschi - conclude - sanno raccontare la tv e i dietro le quinte con spirito critico e divertente. Sono io la prima a essere curiosa di vedere cosa combineranno».