Quando nel 2022 Massafra pianse la scomparsa del giovane Simone Mellone, venuto a mancare a soli 21 anni per un tumore, forse nessuno immaginava che la città sarebbe diventata nel giro di pochi mesi «capitale» di quella nuova scena rap e urban che si riunisce tra musica e solidarietà sotto l’abbraccio del FI Fest. L’appuntamento con la seconda edizione della rassegna è per il 21 e 22 settembre, grazie all’impegno dell’associazione Roots, guidata dal massafrese Giovanni Giasi, Ginko, e di Kid Yugi, Francesco Stasi, anche lui di Massafra, ormai tra i nomi più rilevanti del panorama contemporaneo, di cui Giasi è tour manager.
La prima giornata, con ingresso a pagamento (biglietti in vendita su Ticketone) si svolgerà nell’area spettacoli in via Potenza 2, nei pressi dello Stadio Comunale, e sarà dedicata alla musica. Sul palco insieme a Kid Yugi saliranno Noyz Narcos, Artie 5ive, Tony Boy e Night Skinny, oltre a una serie di opening act pugliesi (Rrari dal Tacco, Scaccia, Welo, Young Hash, Niceboy Balenci, Yangl). Il giorno seguente, 22 settembre, appuntamento gratuito al Palazzetto dello Sport dalle 11 alle 23 con spazi dedicati al mondo del tatuaggio e del writing, con professionisti in arrivo da tutta Italia, e un contest di freestyle, il tutto sotto la direzione del tatuatore Angelo Mellone, vicepresidente di Roots e fratello di Simone. Il ricavato, così com’è stato per l’edizione 2023 che ha raccolto ben 18mila euro, sarà devoluto in beneficenza al reparto di Oncologia dell’ospedale Moscati e all’Oncoematologia Pediatrica «Nadia Toffa» dell’ospedale SS.Annunziata di Taranto. Una parte della donazione, in particolare, sarà utilizzata per un progetto di creazione in Asl Taranto di una biobanca, prevalentemente orientata a patologie oncoematologiche. Sponsor principale è la Cisa Spa di Antonio Albanese.
Orgoglio ed emozione si percepiscono nelle parole di Giovanni Giasi, che ha raccontato alla Gazzetta qualche retroscena sull’evento. «Lo scorso anno è nato come memorial - dichiara - volevamo costruire qualcosa e donare il ricavato in beneficenza. Subito Francesco, Kid Yugi, ha sentito questa cosa e ha voluto organizzare il live nella sua Massafra. E il primo esperimento è andato oltre le aspettative».
Quest’anno un bel salto di qualità.
«Ci siamo seduti a tavolino e stavolta abbiamo pensato di invitare un po’ di artisti amici, che - ci tengo a sottolinearlo - si esibiranno senza alcun cachet. Noyz Narcos era il preferito di Simone, per noi è una leggenda, poterlo avere sul palco è un onore, è nato ormai un rapporto di amicizia. Tony Boy e Artie 5ive sono cresciuti artisticamente insieme a Kid Yugi. Poi durante una tappa in Calabria eravamo a cena con Night Skinny che ci disse “Ma come, organizzate una cosa così bella e non mi chiamate?”, e si è aggiunto anche lui. Insieme a un po’ di emergenti della scena pugliese che meritano un palco così».
Qual è la cosa che vi rende più orgogliosi?
«Il fatto che lo scorso anno siamo andati in giro a chiedere fondi e pubblicità, mentre oggi è arrivato tutto da sé. Il festival sta funzionando, la gente è contenta e la pubblicità si è diffusa a livello nazionale. Abbiamo già richieste di artisti che vorrebbero essere dei nostri il prossimo anno. Ci piacerebbe diventasse un appuntamento fisso, organizzare annualmente il format e poter aiutare così il territorio. Serve anche per smuovere le coscienze di un’intera comunità, in una terra così emblematica come la nostra».
Che legame avete con Massafra, visto che la vostra base è ancora qui?
«Siamo sempre in giro, è vero, soprattutto a Milano, ma ci piace stare qui, dare una mano e dimostrare che chi crede in una passione diversa può creare industria rimanendo in Puglia. Si possono fare cose belle. Anche lo stesso festival, mi sono opposto perché qualcuno voleva spostarlo a Taranto. Ma ci tengo che il nome di Massafra circoli, anche se abbiamo carenza di location è un bene poter dare rilevanza al posto da dove veniamo».
E sullo show cosa possiamo anticipare?
«Oguno ovviamente farà il suo set, ma parliamo di artisti che hanno tutti featuring fra loro. Sarà uno spettacolo imperdibile, i numeri si stanno già vedendo, e i biglietti corrono a ruba. Tutto per una nobile causa, siamo grati che gente da tutta Italia si stia adoperando per costruire un evento così. Migliaia di mani che si stringono tra loro accomunate da un obiettivo possono vincere perfino contro mali che sembrano ineluttabili».