Sabato 06 Settembre 2025 | 19:48

La PFM a Trani canta De André: «La nostra musica totale»

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

La PFM a Trani canta De André: «La nostra musica totale»

Il gruppo in concerto a Trani il 3 luglio: «Mai solo prog, ci evolviamo». Doppio tour: quattro date in estate, tra Puglia e Basilicata: «La scaletta cambia ogni sera»

Venerdì 28 Giugno 2024, 07:00

13 Luglio 2024, 09:47

Fermarsi dopo un tour invernale di 60 date tutte sold out? La PFM, Premiata Forneria Marconi, non ci pensa proprio: la band, sulle scene della musica mondiale da oltre 50 anni, è pronta per ripartire con un doppio tour estivo, che prende il via questa sera da Piacenza e che approderà anche in Puglia e Basilicata nel corso dell’estate. Doppio tour perché saranno due gli spettacoli proposti, «PFM Live», una scaletta dei più grandi successi del loro vastissimo repertorio, e «PFM canta De André», che celebra il sodalizio con il grande cantautore genovese.

Il primo appuntamento pugliese in calendario è il 3 luglio, a Trani, in piazza della Cattedrale, nell’ambito del Rush Summer Fest, proprio con questo secondo show, che verrà proposto anche il 4 agosto al Palazzo Marchesale di Melpignano (Le), e il 21 agosto a Ostuni (Br) all’Arena Eventi Foro Boario. Con lo spettacolo «PFM Live» la band sarà invece il 26 agosto a Grumento Nova (Pz), in piazza Umberto I. I biglietti per le date, prodotte da D&D Concerti, sono disponibili su www.pfmworld.com.

Straordinaria la formazione sul palco: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Eugenio Mori (batteria). Special guest: Luca Zabbini (tastiera e voce), e nelle date di «PFM canta De André» ci sarà anche Michele Ascolese alla chitarra acustica. Proprio Di Cioccio e Djivas raccontano alla «Gazzetta» come si fa ad avere ancora quest’energia dopo oltre cinquant’anni di musica.

Qual è il vostro segreto?

«Non ce n’è uno. La musica fa parte della nostra vita, è come il cibo, la benzina che ci fa andare avanti. È sempre stata dentro di noi, tanto che all’interno dello spettacolo c’è un momento in cui raccontiamo proprio questo rapporto indissolubile».

Quanto è importante per voi ricordare in musica Fabrizio De André?

«È un omaggio in cui riarrangiamo brani suoi che portammo in tour insieme, mentre nella parte centrale c’è una versione totalmente nuova, molto musicata, di alcuni brani de La buona novella, un regalo per i suoi ipotetici 80 anni nei cieli. Abbiamo messo su questo progetto perché tutto ciò che abbiamo condiviso con Fabrizio è rimasto nella testa e nel cuore, le cose belle non devono mai scomparire. E poi è meraviglioso vedere i più giovani che vengono ai nostri concerti non perché siano stimolati in qualche modo, ma perché hanno già scoperto De André e la sua profondità che riesce ad arrivare a tutti, grazie anche alla sua fluidità nella scrittura».

Un pubblico che continua a rinnovarsi, quindi?

«Costantemente. È come se venisse svegliato qualcosa che vive già dentro di noi, anche nei più giovani. Poi cerchiamo di accontentare tutti, in scaletta non mancano mai i successi più famosi, alcuni brani strumentali, solisti, perché li aspettano. Ma cerchiamo di costruire lo spettacolo sera per sera, anche in base alla nostra volontà».

Siete sempre stati considerati una prog band: la musica prog in Italia come sta?

«La parola stessa, “progressiva”, significa “musica che va avanti e non si ferma”. Ed è quello che abbiamo fatto, siamo stati catalogati nel prog ma non ci siamo mai soffermati su un genere. La nostra musica è totale, abbraccia la classica, il free jazz, De André, spaziamo con esperienza e passione. Musica da inventare ogni sera, con canzoni che non abbiamo mai suonato, o lasciandoci ispirare dalle persone che vediamo intorno a noi. Non abbiamo catene di alcun tipo».

Oltre 6500 concerti in carriera: come non annoiarsi?

«Noi suoniamo dal vivo. Senza computer. Sul palco ci sentiamo totalmente liberi di fare quello che vogliamo, non ci concentriamo mai sulle stesse cose. Per fare un paragone, noi suoniamo “al dente”, non c’è mai nulla di riscaldato. Tutto “cucinato al momento”».

Sarete tanto in Puglia quest’estate

«Ci piace sempre tornare. Io (Patrick) ho appena trascorso una splendida settimana a Polignano, un posto semplicemente perfetto».

E dopo l’estate? Un po’ di relax?

«Ma quale relax! Ci saranno ancora tanti concerti da fare».

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