Le atmosfere fiabesche di fate che si rincorrono lungo le acque limpide di un fiume tra i boschi, varcano i confini nazionali. È il clima immaginario che si respira in Fluxum, brano del compositore barese d’adozione Miro Abbaticchio presente nel suo secondo e ultimo album da solista A Quiet Land. Un disco pubblicato a febbraio scorso in cui l’autore inneggia alla tranquillità della terra in periodo di pandemia. È di questi giorni la notizia che Fluxum è stato recensito in America da Radio Airplay, come uno dei brani più trasmessi dalle radio.
«È un pezzo ultraterreno e maestoso, che trasporta l’ascoltatore in uno spazio e un tempo fantastici: è un lavoro semplicemente straordinario, dall’inizio alla fine della composizione», si legge in uno stralcio dell’entusiasta recensione del critico americano Steven Azami. «Non mi aspettavo questo importante riscontro – commenta Abbaticchio -. Tutto è successo con la pubblicazione dell’album in un canale alternativo specializzato in musiche da film, ma anche new age e generi affini. Le web radio sono molto ascoltate, tanto che ogni giorno qualche ascoltatore diventa mio fan da ogni angolo della Terra. Credo che la scelta del brano Fluxum, sia dovuta alle assonanze della mia composizione con artisti come John Williams o Thomas Newman, che poi sono i miei compositori preferiti. Ogni settimana mi arriva un report sugli ascolti dei brani del disco e Fluxum è quello più ascoltato».
A Quiet Land, infatti, è composto da otto brani introspettivi che risentono di uno stile più omogeneo rispetto al precedente lavoro di Abbaticchio. In queste nuove composizioni, comunque, resta sempre traccia del viaggio inteso come estraniazione dalla realtà in cui viviamo in questo particolare momento storico. Nel periodo particolare della quarantena, Abbaticchio si è reso protagonista sulla sua pagine Facebook di un progetto particolare. Ha realizzato un’orchestra di strumenti virtuali con i quali ha eseguito notissime colonne sonore di autori che prediligono l’utilizzo di tastiere e sintetizzatori. In più, ha realizzato veri e propri video clip fatti in casa, di supporto all’esecuzione del brano, molto apprezzati dal pubblico dei social. Al diploma in pianoforte al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, si aggiungono i due conseguiti al Conservatorio di Musica di Vienna. Abbaticchio nel 2008 ha vinto il premio «Sonora 2008» per il migliore spettacolo dedicato alla musica da film. Inoltre, si interessa di musica applicata alle immagini attraverso l’ausilio di computer, sintetizzatori e campionatori.
Tornando all’album, A Quiet Land si apre con Prologus, brano in cui lo strumento principale è la voce, sostenuto da un tappeto di archi e suoni sintetici. Segue Nocturne N. 2 per pianoforte e orchestra ed El Rio, brano ritmico vicino alla produzione di John Williams. Il cuore dell’opera è rappresentato dalla title track A Quiet Land, cui segue Gothicus, dove l’organo a canne spadroneggia con una ritmica vicina agli schemi della tarantella napoletana e il mistico Spirus. Infine, Corral Saloon, brano dai sapori western (country e bluegrass), e il già citato Fluxum, brano che ha conquistato il pubblico internazionale.
«Questo riconoscimento non ferma di certo la mia creatività – conclude Abbaticchio -. Sto già preparando altri brani da pubblicare a breve, compreso nuovi riarrangiamenti di un album precedente che ho realizzato in duo. Infine, spero di rendere pubblica una composizione che ho realizzato per la rassegna “Notti Sacre”, fermata dal Covid l’anno scorso e che vorrei poter eseguire quest’anno».