Si chiama Oceano Pacifico, è il primo singolo del cantautore Coriale, e uscirà il 26 marzo su tutte le piattaforme di streaming e digital download. Per il suo esordio, Coriale sceglie un pezzo molto intimo, che disegna le emozioni tipiche di una generazione viva nella fugacità dei momenti, mentre sullo sfondo corre una storia d’amore. Tra sguardi distratti e domande quotidiane, punta all’intensità del tempo racchiusa nel letto di una relazione, che sembrerebbe essere il posto più sicuro al mondo.
«Oceano Pacifico è un invito a bussare con delicatezza alla porta del mio cuore, senza fare irruzione, ma con garbo. È la mia carezza personale sul viso di chi può trovarci dentro una via d’uscita», racconta. Un brano pop, sincero, con un testo malinconico e sonorità che strizzano l’occhio all’indie, ma senza troppi riferimenti, “anche perché musicalmente sono figlio di
un’altra generazione”, nato qualche mese prima del lockdown e registrato nel 2020 insieme ad altre canzoni.
Il brano è scritto da Coriale (Francesco Coriale), con la collaborazione del pugliese Pierdavide Carone, prodotto da Alessandro Apollo Presti (Dear Jack) e Niccolò Dainelli, mixato da Alessandro Di Sciullo e masterizzato da Giovanni Versari, presso La
Maestà Mastering Studio di Tredozio (MI), ed è distribuito da Artist First.
Francesco Coriale, in arte Coriale, è un musicista e cantautore nato a Crotone, ma di casa a Milano. Si avvicina alla chitarra elettrica appena dodicenne: da autodidatta intraprende presto un percorso di studi che dalla Calabria lo accompagnerà fino al capoluogo lombardo, dove è allievo all’Accademia del Suono dei Maestri Luca Meneghello e Mauro Negri, partecipando, inoltre, a numerose masterclass tenute da Luca Colombo e Federico Malaman.
Dopo la laurea in Beni Culturali all’Università degli Studi di Siena con una tesi dal titolo “Contributi dell’archeologia sperimentale alla conoscenza delle percussioni preistoriche”, continua gli studi all’Università Statale di Milano e si laurea in
Musicologia con una tesi sulla produzione musicale di Giorgio Moroder. Durante gli studi ha lavorato come assistente fonico in alcuni concerti di numerosi artisti italiani (tra cui, Anna Tatangelo, Laura Bono, Orchestra RAI di Pinuccio Pirazzoli e Virginio Simonelli) e nel 2019 è stato archivista in RAI per l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino.
Nel 2016, l’intensa attività di musicista lo porta a far parte di Bandão, l’orchestra di percussioni e musica brasiliana diretta dal Maestro Francesco Petreni; dall’anno successivo, invece, è impegnato nella band di Cardamone (XFactor 2015) in cui suona la chitarra e il basso in molte date dei tour, dividendo così il palco con nomi come Modena City Ramblers, Marlene Kuntz e Brusco.
Dal 2020, è il bassista di Zuin, con il quale partecipa alla finale del “Premio Fabrizio De André” all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma; suona il basso nel singolo “Quanto era bello” di Daino (Primal Box/Warner Chappell Music) e partecipa ad alcune produzioni inedite di Garelli. Inoltre, ha collaborato come autore per Daniel Acerboni e Mara Bosisio e compone musiche per spot (“Terramar Folk Festival” I Ed., Cotronei (KR), 2019) e mostre pittoriche (“Il mondo è roba dell’altro mondo” Barilaro - Centola - Schifano, Milano 2018).