Si chiama Scudo Rosso ed è l’ultimo singolo dei pugliesi Guatemala (link per ascoltarlo). Non solo un brano, ma un manifesto di un sottogenere di difficile collocazione tra l’indie, il pop e l’alternative, caratterizzato dalla singolare commistione di leggerezza, ritmiche energiche, il tutto fuso con suoni in continua evoluzione e complessità mascherata dalla facilità di ascolto.
Un azzardo che punta ad allargare i confini dell’attuale indie italiano. Dopo un anno, la band torna forte dell’esperienza che li ha portati a esibirsi con Margherita Vicario al Reset Festival (Torino), contaminati dal confronto diretto con artisti come Ale Bavo, Samuel ed Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via di Gioia. Convogliando tali influenze nel loro stile già variopinto e imprevedibile, i Guatemala partoriscono il singolo che consacra la loro identità: Scudo Rosso
Il brano spazia fra sonorità viaggianti, ritmi dance e latini, un’energia che è punto di forza di questa live band. Un esperimento che unisce la semplicità dell’indie alla progressività insita nei quattro artisti. Emozioni che esplodono man mano, gridando una sofferenza che oggi riguarda tutti noi. Il testo esorcizza infatti l’incertezza e l’incapacità di controllare la propria vita. Un
sentimento che accomuna e attanaglia in particolare il target perfetto di ascolto dei Guatemala: una generazione di giovani e studenti, persi in un mondo confuso e pressante da cui si può scappare soltanto rifugiandosi nella musica e nell’aggregazione salvifica intorno ad essa. È proprio questo l’ambiente di vita che ha forgiato i Guatemala e che lascia quindi la sua impronta fondamentale in tutti i loro lavori.
Accomunati da tali tematiche, i componenti hanno però background differenti alle spalle. Ciascuno ha tendenze polistrumentistiche e tutti sono autori di arrangiamenti e testi. Musicisti creativamente autonomi e dalle personalità artisticamente contrastanti. Una scommessa che garantisce produzioni imprevedibili e l’opportunità di rompere persino
qualche barriera nel genere che la band non smette mai di esplorare in chiave Guatemala, attraverso una visione libera che unisca il funk, l’indie e ritmiche internazionali per proporle al panorama italiano. Una ricerca sonora impegnata e costante grazie alla quale il progetto indie/alternative pugliese, offre così un'alternativa singolare allo stato dell’arte.
Claudio Ladisa, Kocri, Mirko Milazzo e Roberto Cozzi, formano i Guatemala nel 2018, autoproducono Sta sudando la città (2019), e poi Cioccolato (2020), intervallando le due pubblicazioni con periodi di promozione live, collezionando decine di date tra le province di Bari, Taranto e Lecce, passando per il palco di Mercato Nuovo, fino ad arrivare in cartellone con Nu Guinea, Populous e Jolly Mare per l’Onde Festival nel 2020. Il riconoscimento di Cioccolato li porterà quindi infine sul palco dell’Offtopic di Torino. Ora la band riemerge più matura, e pronta con Scudo Rosso a una nuova fase in cui Energia, Aggregazione e Identità
sono i tre mantra che delineeranno le future produzioni.