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LA STORIA
Biagio Valerio
26 Luglio 2020
Nardò - Diecimila ascolti in poche ore: la creatività e la musica riescono a trasformare une esperienza devastante come la morte di un fratello, e la successiva malattia invalidante, in una scelta. Di vivere. Un uomo di 39 anni, un colosso di quasi due metri, è stato colpito da un lutto solo un anno e mezzo fa quando è deceduto, in seguito ad una repentina malattia, l’amatissimo fratello Gory. Una mancanza importante, ricordata da Diego Spano in ogni successivo momento, dalla vita di ogni giorno fino alle condivisioni sui social. Diego e Gory erano indivisibili e ancora oggi lo sono perché la forza dei sentimenti tende questo filo invisibile tra le due dimensioni. Ma Diego ha altre motivazioni per vivere. Dopo il fratello, infatti, è toccato a lui combattere. E la depressione, inevitabile, per questa catena di eventi era dietro una porta, ad attenderlo. Ma Diego ha reagito anche grazie alla vicinanza ed al sostegno di tanti amici che hanno creato con lui un progetto musicale in cui, il suo nome d’arte, suscita curiosità. Si potrebbe chiamare anche resilienza: capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi.
«Sono diventato Mr Linfa - spiega - un nome che scaturisce dalla malattia al sistema linfatico che è insorta dopo la scomparsa prematura di mio bro Gory. Per me questo progetto, questo inno alla vita tra il rap, lo ska e Goran Bregović, vuol dire ripartire, rinascere, andare avanti nonostante tutto. Gandhi diceva “La vita non è aspettare che passi la tempesta ma imparare a ballare sotto la pioggia.” Grazie alla musica si può tornare a vivere e a sorridere. Rifugiandomi in essa ho riacquisito nuove energie e una strana voglia di scrivere testi non solo emotivi ma anche giovani e dinamici come Beat Salentino che spero possa diventare una hit dell’estate. Amo la terra in cui sono nato ed è per questo che ho voluto dedicare anche a Lei questo beat. Un ringraziamento particolare - conclude - all’amico fraterno Ray Campa ma anche a tutti gli altri che si sono messi a disposizione col cuore per la riuscita del progetto. Fra questi il regista Eugenio Pranzo, il team Galeone Calignano e lo zio Cesko degli Après la classe». La solidità del progetto è data dall’apporto di grandi professionisti come Alex Zuccaro e Fabrizio Longo. La location è quella della masseria Nucci di Luigi Manieri Elia. La musica di Beat Salentino va, funziona, è accattivante e invita a ballare. Il video, che vede Diego seduto e con gli occhiali scuri mentre i versi fluiscono liberi, coinvolge e convince. E’ un canto alla vita di chi ha visto la tempesta, l’ha attraversata. E nonostante non sia arrivata ancora la schiarita, perché la malattia è sempre lì anche se sotto controllo, Diego ha imparato a ballare sotto la pioggia.
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