BARI - Dall’intensa e melodica Lonely Woman all'armonia di The Blessing: il maestro del jazz Roberto Ottaviano sta omaggiando in queste serate il grande Ornette Coleman, nome altisonante del «free jazz», le cui composizioni – ribelli e classiche allo stesso tempo - entrano direttamente nel cuore di chi ascolta. Le serate sono le «Notti in Jazz» della Camerata Musicale Barese che, con il progetto «Il Rinascimento futuro», sta anche facendo rinascere la voglia dei concerti live, il calore del pubblico distanziato ma presente e quell'afflato che trascina chi fa e chi ascolta musica.
L’altra sera, alla Masseria Montepaolo di Conversano, in un'atmosfera di eleganza e grande partecipazione, il terzo degli appuntamenti con «Roberto Ottaviano and The Harmolodians», dopo l'anteprima a Palazzo Pesce di Mola, il concerto a Palazzo Beltrani di Trani e il successivo di ieri sera al Palace Hotel di Bari. Quattro serate per un unico progetto, quello di animare il luglio post-Covid con musica di altissima qualità e con il desiderio di diffondere la cultura musicale jazzistica internazionale, anche attraverso otto giovani e talentuosi solisti formati nel Dipartimento di Musica jazz del Conservatorio Piccinni ed ora pronti ad affrontare le scene, portando avanti l'anima pugliese del panorama jazz.
Il progetto della Camerata Musicale ha colpito l'attenzione del Mibact, «tanto che – come ha sottolineato il direttore generale Rocco De Venuto – per la prima volta il ministro Franceschini sostiene una iniziativa simile al Sud. Siamo orgogliosi di avere ottenuto tale riconoscimento dal Ministero. Città come Firenze, Perugia, Roma, Milano, Ravenna, Cagliari, Bologna e poche altre condividono con la Camerata Barese il particolare impegno per la maggiore divulgazione di una Musica che nasce da molto lontano. Naturalmente al temine di una felice programmazione, tutta barese e pugliese, già si pensa ad un futuro ancora più suggestivo».
E veniamo ai giovani artisti, diretti con intensa empatia da Roberto Ottaviano, sempre penetrante con il suo sax e con la sonorità vivissima «naturale» degli arrangiamenti scelti: The Harmolodians, con Luisiana Lorusso (voce e violino); Aldo Di Caterino (flauto); Giuseppe Todisco (tromba); Nicola Cozzella (sax alto); Stefano De Vivo (chitarra); Francesco Schepisi (pianoforte); Gianluca Aceto (basso elettrico) e Dario Riccardo (batteria) hanno letteralmente trascinato il pubblico, mostrando grande armonia e omogeneità sonora nella celebrazione delle grandi composizioni, intinte di blues, di Ornette Coleman.
Il luglio della Camerata Musicale Barese continua con gli appuntamenti dedicati al classico. Domani nel Salone delle Feste del Palace Hotel di Bari, il primo concerto dell'«Omaggio a Beethoven» nel 250mo anniversario della nascita. Si comincia con parole e musica (drammaturgia di Francesco Sanvitale), con l'Ensemble Umberto Giordano, Giampiero Mancini (attore), Gianna Fratta (Pianoforte), Dino De Palma (violino), Luciano Tarantino (violoncello), Ripalta Bufo (soprano), Leonardo Gramegna (tenore). Fino al 24, ogni sera una magia beethoveniana
(infotel 080/5211908, www.cameratamusicalebarese.it), per l’anticipo della Stagione 2020-2021, in cui risuoneranno, tra gli altri, i nomi del pianista internazionale Ivo Pogorelich e del violinista Alessandro Quarta.