Ha fatto bene la presidente della Camera, Laura Boldrini, a sollevare il problema delle parole d’odio su Facebook, chiamando in causa il fondatore del colosso dei social. La degenerazione del linguaggio sta toccando livelli assurdi. Ogni giorno gli insulti e le aggressioni verbali si moltiplicano. Si sta creando un clima che ricorda l’atmosfera prebellica dei tempi andati, quando i dittatori additavano un nemico per farsi autorizzare dalla piazza le più tragiche iniziative militari. Di questo passo dove andremo a finire? Non ci vuole molto per corrompere una società, specie se quest’ultima non possiede gli anticorpi giusti, che solo la cultura profonda può garantire.
Laura Franceschini, Brindisi