È una questione di buon senso e di buon gusto. Non c’è una norma liturgica che preveda o proibisca gli applausi in chiesa. Quando è frutto di una partecipazione spontanea, che si mantiene nella sobrietà, senza scadere in eccessi, spesso è qualcosa di commovente, che ti prendo fino alle lacrime, sia come partecipazione alla gioia degli sposi in un matrimonio sia al dolore dei parenti in un funerale. D’altronde, nelle celebrazione dov’è presente il Papa, l’applauso è il modo più diretto per manifestare la gioia. È l’abuso a generare sentimenti di rigetto e di fastidio.
Lorenzo Grande, Polignano a Mare (Bari)