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La vergogna della miseria da occultare

 
Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

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Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

Giovedì 31 Marzo 2016, 18:11

L’amministrazione romana, qualche settimana fa, aveva disposto addirittura lo sgombero di una donna rom disabile e di sua figlia dalla ex cartiera di via Salaria. Le due donne e i loro famigliari abitano in questa struttura, in cui vivono attualmente 325 persone. Ora la Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo, intervenendo con una misura emergenziale, ha ordinato al governo italiano di non procedere allo sgombero. I campi rom sono fatiscenti ed impraticabili. Nella Capitale le vecchie e inverosimili politiche propagandistiche di Gianni Alemanno avevano, a più riprese, paventato il “rischio Rom”, prospettando la possibilità di costruire nuove strutture, lontane decine e decine di chilometri dai centri abitati. La “vergogna” della miseria, per certuni, deve essere tenuta lontana dagli occhi dei perbenisti e dei “puristi”. Epperò, è indubbio, come recita, con buona pace di Salvini, anche l’Associazione 21 luglio, che i Rom, in Italia, “sono segregati su base etnica e i cui diritti sono costantemente violati”. Attendiamo con fiducia dalla prossima amministrazione romana e dal governo italiano del prode riformista in camicia bianca Renzi adeguate politiche di interazione, di integrazione, di socializzazione, di scolarizzazione, di superamento degli attuali mefitici campi rom.


Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)

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