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Taranto, nell’«altra Città vecchia» ostaggi di rifiuti e puzza

 
valentina castellaneta

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valentina castellaneta

Così il mercato di piazzetta S. Egidio diventa luogo inaccessibile

Lunedì 21 Ottobre 2024, 14:29

TARANTO - Alle 12,30 di una mattina qualsiasi, appena finito il mercato di piazzetta Sant’Egidio in Città vecchia, l’aria è irrespirabile, insopportabile. Cassette di polistirolo piene di scarti di pesci e gamberi, sono abbandonate per terra e prese d’assalto da api, vespe e calabroni. Le canaline di scolo sono piene di liquido oleoso e ostruite da gusci di cozze che non permettono all’acqua di defluire.
C’è un solo addetto alla pulizia di una ditta appaltata da Kyma Ambiente che, armato di una scopa saggina, cerca di fare del suo meglio e ripulisce tutto borbottando. L’uomo si lamenta perché i commercianti lasciano le cassette lì per terra, quando basterebbe attraversare la stradina stretta per usufruire dei cassonetti. Bidoni puzzolenti sono accatastati agli angoli della piazza insieme ai banconi legati con le catene.

«Per pulire qui ci vorrebbe l’attrezzatura adatta, ci vorrebbero dei detersivi per eliminare questo cattivo odore che sembra ormai caratteristico di questo punto». Annarita abita poco lontano dal mercato di Taranto Vecchia. Uno dei punti più pittoreschi dell’isola, perché piazzetta Sant’Egidio si trova tra via Di Mezzo e la discesa Vasto, proprio ai piedi del pendio La Riccia. Poco lontano c’è il cantiere per il waterfront del Lungomare Garibaldi. «Questo - spiega Annarita - è un posto in cui, da sempre, convivono le tradizioni e la cultura della città».

In quel punto, però, si intravede chiara la contraddizione del centro storico: da un lato i cantieri per migliorarlo e accrescere la presenza turistica, dall’altro l’incuria e il più completo abbandono. E sì, perché sono tanti i visitatori che passano dalla piazzetta, ristrutturata solo 8 anni fa: il primo impatto che non è decisamente dei migliori. Anzi. Non si può sostare neanche un minuto nell’area senza essere assaliti dalla puzza. A due passi dalle bancarelle c’è l’asilo del Vasto, che accoglie i bimbi dell’isola e non solo: i genitori passano lontano dalla piazzetta che ospita il mercato perchè il cattivo odore è troppo forte e c’è anche il rischio di essere punti dagli insetti.

Annarita racconta di aver inviato più di 15 giorni fa una segnalazione via pec a Kyma Ambiente, ma non ha mai ricevuto una risposta. «Ora, io non sono una tecnica – spiega – ma qui servirebbe un’idropulitrice e poi dei prodotti per neutralizzare i cattivi odori. Non so dire con che frequenza vengano con i mezzi, ma l’unica cosa che fanno è buttare dell’acqua: è evidente che non basta. Quest’estate nei giorni di sole forte, non si poteva respirare per il tanfo: noi abitanti siamo stati costretti a tenere le finestre chiuse. Prima – spiega la residente – tagliavo dalla piazzetta per andare a casa. Ora non lo faccio più perché rischio anche di scivolare con questo materiale oleoso per terra che non va mai veramente via e ha anche annerito la pavimentazione».

Sono tante le idee in progetto per la città, una fra tutte la trattativa con le associazioni e le confederazioni dei commercianti per caratterizzare e rendere più appetibili i mercati rionali, non solo ai tarantini, ma anche a chi viene da fuori. Quel mercato della Città vecchia, però, sembra per ora solo un’occasione persa. 

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