TARANTO - Acque cristalline, sabbia sottile e un arenile attrezzato con 220 ombrelloni ben distanziati per godersi mare e tintarella in condizioni di sicurezza. Ha riaperto la spiaggia dell’isola di San Pietro, un paradiso naturalistico incontaminato, nella rada del Golfo di Taranto. Con nuove regole dettate dall’emergenza Coronavirus che riguardano anche il trasporto pubblico dal centro della città, gestito da Kyma Amat. Sulle due motonavi dell’azienda municipalizzata che garantiscono il servizio, Adria e Clodia , in forza dell’ultimo decreto del presidente del Consiglio, possono viaggiare al massimo 180 passeggeri (cioè può essere utilizzato il 60% dei 300 posti disponibili), così da assicurare il necessario distanziamento. Ma per non penalizzare turisti e bagnanti, le coppie di corse effettive sono state aumentate: sono sei almeno in alcuni giorni della settimana,dal mercoledì alla domenica. Le motonavi sono sottoposte a sanificazioni giornaliere e dispongono di ampi spazi all’aperto. Si sale a bordo solo se muniti di mascherina e dopo aver igienizzato le mani.
Anche sull' ampia spiaggia dell’isola di San Pietro, la più grande dell’arcipelago delle Cheradi, sono state adottate tutte le accortezze per garantire la sicurezza. Ogni ombrellone dispone di 10 metri quadrati. E le regole del distanziamento sociale vanno rispettate pure nell’area bar e nelle due aree picnic di cui dispone lo stabilimento.
L’isola è di proprietà del demanio militare. E solo dal 2003 la sua spiaggia è aperta a tutti. La sua inaccessibilità ,durata così a lungo, se ha privato cittadini e turisti di un luogo incantevole ha però avuto l’effetto positivo di preservare al meglio l’ambiente naturale. I fondali dell’isola sono ricchi di Posidonia, mitili, molluschi , spugne e stelle marine. E nelle sue acque sono stati avvistati anche i delfini. (Foto Ansa)