Il grande giorno per i fedeli ortodossi di rito russo è arrivato. Stamattina, sabato 22 maggio, alle 9, nella Basilica di San Nicola, i devoti giunti dal grande Paese slavo - una comitiva è atterrata con un volo privato da Mosca messo a disposizione da un benefattore - e i tanti pellegrini residenti nel centro-Sud che venerano il Taumaturgo hanno preso parte alla funzione officiata dal rettore della Chiesa russa del quartiere Carrassi, l’arciprete Viacheslav Bachin. Proprio nel monumento di corso Benedetto Croce ieri sera si è celebrata la tradizionale veglia.
Oggi la celebrazione liturgica del 22 maggio (è la data fissata dal calendario giuliano) non si è tenuta in cripta come avveniva normalmente nel periodo pre-pandemia, ma al piano superiore del tempio di Bari vecchia, per le misure anti-contagio, e con il limite massimo di 130 persone presenti contemporaneamente. Poi i pellegrini sono scesi, alla spicciolata e nel rispetto delle distanze, a pregare sul sepolcro del Santo. Tra loro ci sarà il magnate arrivato da Mosca - la cui identità non è nota - che ha contribuito alla installazione dell’impianto di aerazione in cripta.
A fare da ponte, ormai da qualche anno, tra le due culture, quella italiana e quella russa, è il Cesvir, il Centro economia e sviluppo italo-russo, presieduto da Rocky Malatesta, il quale ieri ha fatto gli onori di casa ai pellegrini arrivati in città. Per dare visibilità alla ripresa post-pandemia, il Cesvir ha organizzato un simbolico incontro on line che andrà in onda sulla sua pagina Facebook oggi, alle 16, con due brevi interventi artistici: l’esibizione del Gruppo folcloristico della città di Dmitrov e il video intitolato «Nenia a San Nicola», sottotitolato in cirillico, omaggio di Renato Ciardo alla comunità russa.