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Street Art
Paolo Pinnelli
28 Giugno 2020
CANOSA «Il periodo che abbiamo vissuto, e che in parte stiamo ancora vivendo, non è stato e non è affatto semplice. L’emergenza Covid-19 ha causato solo in Italia morti e dolore, senza considerare gli effetti dal punto di vista economico e sociale. Di fronte alle difficoltà però è necessario reagire, non abbattersi, essere uniti e speranzosi». Così commenta il suo ultimo lavoro l’artista canosino Piskv (al secolo l’architetto Francesco Persichella): il suo ultimo murale, realizzato in corso San Sabino, è apparso su un portone in metallo, prima malandato.
«Una colomba che prende il volo dalle mani di una persona di colore, veicola così un messaggio straordinario quale quello della pace e della solidarietà - dice Piskv - Tutto è ispirato ad una riflessione di Eleanor Roosvelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni”».
L’ultima opera di street art di Piskv segue di pochi mesi quella realizzata sulla saracinesca della sede dell’associazione “Radici- Politica è Territorio” lo scorso febbraio, col volto della cooperante Silvia Romano. Un «murale» di buon auspicio: pochi mesi dopo Silvia Romano è tornata a casa dopo più di un anno di prigionia.
Lo scorso anno, Piskv si era dilettato nella ricostruzione di un “quadro” di civiltà contadina, in via Lucano, ed ha realizzato il volto di Lino Banfi nella piazza centrale di Stronarella.
L’opera più recente, a Roma, insieme con quelle dedicate a Carlo Verdone e ad Alberto Sordi, è «The last dance», opera dedicata al compianto campione di basket Kobe Bryant, iniziata prima della pandemia e completata dopo il lockdown, sul muro del Pala Tellene, opera che gli è valsa anche la copertina di un noto settimanale italiano.
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