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Gioia del Colle, Monte Sannace torna a svelare i tesori

 
Monica Somma

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Monica Somma

Martedì riapre il Parco archeologico: i biglietti si acquistano online

Domenica 31 Maggio 2020, 14:30

GIOIA DEL COLLE - Situato sul lembo sudorientale della Murgia, sul crinale tra il mare Adriatico e lo Jonio, si trova il Parco archeologico di Monte Sannace, uno dei più noti siti italiani della Peucetia preromana che, dopo il lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia, martedì 2 giugno, alle 9, sarà riaperto a un vasto pubblico.

L’ingresso, su un’altura a 382 metri sul livello del mare, si trova a oltre 4 chilometri dall’abitato di Gioia, lungo la provinciale 61 che conduce a Turi.

Tra i secoli VI e III avanti Cristo, fiorì questa antichissima città apula, dove nella parte superiore sono tuttora visibili resti di abitazioni aristocratiche, nonché di tombe monumentali per uno stile pittorico greco-orientale, mentre le residenze collocate più in pianura, di variegata grandezza, paiono emergere lungo isolati diversificati intorno a piccole strade.
Il visitatore si trova di fronte alle tracce del più grande centro della Peucetia.

Lo scenario nel quale svetta il Parco archeologico è caratterizzato da una notevole attività agricola la cui tradizione ha attraversato i secoli. In questo contesto, nel 1929 furono avviati gli scavi. Le ricerche furono meglio organizzate a partire dal 1957 dalla Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici di Puglia e sono tuttora in corso. Gli strati di terra hanno restituito le tracce di attività artigianali connesse alla pastorizia. Inoltre i numerosi pesi da telaio, riemersi dai secoli, dimostrano che la tessitura avrebbe sostenuto alcune esigenze primarie delle famiglie.

Il volano economico principale dei residenti a Monte Sannace sarebbe stato la produzione agricola di cereali, affiancata all’allevamento di bovini e di ovi-caprini.

Dopodomani, martedì 2 giugno, Monte Sannace si rivelerà nuovamente ai visitatori che potranno usufruire di un doppio percorso, uno di valenza archeologica e l’altro di interesse naturalistico, immergendosi in specie arboree, arbustive ed erbacee uniche del territorio murgiano.

In base alla nuova organizzazione, si può usufruire del Parco archeologico dal mercoledì alla domenica. L’obiettivo dichiarato della dalla Direzione regionale dei musei della Puglia è garantire la sicurezza ai turisti e agli appassionati che vorranno scoprire come e dove vivevano i nostri progenitori di oltre 20 secoli fa. Ecco perché sono previsti tre turni di visita della durata di un’ora e mezza l’uno: alle 9, alle 11 e l’ultimo alle 13, per gruppi contingentati di 30 persone.
Perciò è consigliabile la prenotazione, che, tramite internet, è obbligatoria nella riapertura di martedì 2 giugno. Per la prima volta il pagamento del biglietto di 3 euro (2 il ridotto, e ingresso gratuito nei casi previsti dalla legge) potrà avvenire solo online.

Gioia del Colle, città federiciana, si prepara ad accogliere un numero crescente di turisti. Probabilmente da domenica 14 giugno sarà possibile ammirare il Castello normanno-svevo con i reperti che ospita, provenienti da Monte Sannace, dai crateri peucetici ai corredi funerari, lame di roncola, manufatti metallici e in terracotta, vasi proto italioti, coppe, brocche, resti di armatura e tanti altri oggetti antichi.

Dice Fabio Galeandro, direttore del Parco archeologico di Monte Sannace e del Museo archeologico del Castello federiciano: «Siamo di fronte alla struttura di questo genere più grande della Puglia, con i suoi 33 ettari».

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