Prende il via dal 18 al 20 luglio 2024 il festival Viva la Pappa Col Pomodoro, tre giorni di incontri internazionali dedicati a cibo, arte, sostenibilità e attivismo, organizzati da Domus Artist Residency a Galatina e Lecce. Domus Artist Residency continua la sua stretta collaborazione con il Comune di Galatina e da quest’anno ha l’onore di annoverare tra i partner sostenitori il Polo Biblio-Museale di Lecce.
IL TEMA
Dopo la precedente edizione incentrata sul concetto di cura attraverso la trasformazione di San Paolo guaritore in icona pop, Domus Artist Residency, associazione attiva a Galatina in ambito di ricerca, mobilità internazionale e arte contemporanea, ritorna con il suo programma estivo e dedica la sua sesta edizione al tema del pomodoro, la sua produzione e le dinamiche che ruotano intorno a questo alimento importante, chiamando a raccolta - tra Italia, Francia e bacino del Mediterraneo - ospiti dal mondo delle istituzioni museali, dell’arte, dell’attivismo e associazionismo e del mondo accademico.
Il titolo di questa edizione è un gioco semantico che parte proprio dalla tradizionale “pappa col pomodoro” una semplice zuppa di pomodorocon il pane. Nel 1965 le radio e le tv iniziano a trasmettere “ Viva la pappa col pomodoro”, composta dalla regista e attrice italiana Lina Wertmüller,insieme al compositore Nino Rota, interpretata dalla cantante Rita Pavone; la canzone, entrata nella storia della musica italiana e nell’immaginario collettivo, racconta di un popolo affamato e assetato di rivoluzione, facendo riferimento a un piatto contadino a base di pomodori, olio e basilico. Ma da dove provengono gli ingredienti di questa semplice e popolare ricetta? Come e da chi vengono coltivati, raccolti, venduti e mangiati i pomodori? In un mondo sempre più sensibile alle emergenze ecologiche, mangiare verdure è davvero un modo più sostenibile di alimentarsi?
IL PROGRAMMA
Queste le riflessioni sui quali si confronteranno gli ospiti del progetto, intorno a tavoli pubblici, tra il 18 e il 20 luglio, in luoghi centrali del dibattito culturale nel Salento: Il Polo Biblio Museale di Lecce, con la Biblioteca Bernardini e il centro storico di Galatina con i palazzi storici Gorgoni ed Orsini e la sede di Domus, dimora suggestiva in cui, per tutto l’anno, si articola un corposo programma di residenze internazionali.
Attraverso questo programma di incontri e tavoli pubblici, a partire dalla giornata di giovedì 18 luglio fin dalla mattina, nella sede di Domus in Via Arco Cadura 15, e poi nei successivi giorni, sia a Lecce che nel centro storico di Galatina, si vogliono affrontate diverse riflessioni trasversali, toccando l'arte contemporanea, il rapporto tra "cibo" e arte e le condizioni professionali dei braccianti, spesso persone migranti pagate circa 1/3 euro l'ora, col fine ultimo di analizzare la tensione tra le sfide ecologiche e l'impatto del capitalismo globalizzato sul cibo e l'industria agroalimentare.Come si posizionano gli artisti? Quali proposte vengono avanzate dalla ricerca in scienze umane e sociali e quali dal mondo dell'arte? I tre giorni di dialogo informale e interdisciplinare a Galatina e a Lecce culmineranno in una serata, quella di sabato 20 luglio, di proiezioni video diartisti internazionali selezionati dai nostri ospiti in programma.
I luoghi e gli orari di ogni giornata e attività, dal 18 al 20 luglio, sono consultabili nel dettaglio sul sito di Domus: https://www.domus-artistresidency.com/
GLI OSPITI
Comitato scientifico:Rafael Pic - Marta Ponsa; Rafael Pic (Caporedattore di ‘Le Quotidien de l’art’); Marta Ponsa (Storica dell'arte, responsabile dei progetti artistici e delle attività culturali del Jeu de Paume); Luigi De Luca (Direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei poli biblio-museali della Regione Puglia); Brizia Minerva (Storica dell’arte e curatrice presso il Museo Castromediano); Julie Chaizemartin (Reporter del progetto per la stampa internazionale ); Fiammetta Fanizza (Professoressa associata in sociologia dell'ambiente e del territorio, Università di Foggia); Lynda Dematteo (Antropologa e politologa, docente e ricercatrice all’EHESS, Parigi);Anna Caputo (Presidente Arci Lecce Solidarietà); Sergio Longo (Presidente Slowfood Puglia); Frédérique Desbuissons (Docente di storia dell'arte all’Université de Reims Champagne-Ardenne); Nicolas Surlapierre (Direttore museo Mac Val, Parigi); Fabrice Gaignault (Caporedattore della rivista Transfuge); Angelo Cleopazzo (Co-fondatore Associazone Diritti a Sud); Eugenio Viola (Direttore artistico del Museo d’Arte Moderna di Bogotà, Colombia); Anissa Touati (Curatrice indipendente transnazionale) Fabien Danesi (Direttore FRAC, Corsica); Cosimo Terlizzi (Regista, fotografo, video artista); X Farm (Associazione che promuove progetti di arte pubblica attraverso l'agricoltura); Luigi Coppola (Artista e agroecologo); Luca Coclite (Artista); Giacomo Cavalera (Contadino attivo, fondatore di Seminazioni); Giuseppe Pezzulla ( regista e autore); Felipe Pasini (Biologo fondatore di Amadeco);Lorenzo Madaro (Curatore, Docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano);
“Domus permette il dialogo tra l'arte contemporanea e le scienze umane e sociali. Anche quest'anno vogliamo sensibilizzare i nostri ospiti e il pubblico locale ad una presa di coscienza di un problema geolocalizzato, ma che si espande e si intreccia con dinamiche internazionali più ampie. Quest'anno mettiamo l'accento sul pomodoro: cercheremo di farlo partendo dalla connotazione del pomodoro nella cultura culinaria italiana, partiremo dal cliché, dall'immagine pop del pomodoro. Analizzeremo la sua simbologia nel panorama dell'arte e nella sua rappresentazione classica. Questa analisi ci permetterà di affrontare gli aspetti politici ed economici che si nascondono dietro a questo ortaggio: la grande distribuzione agroalimentare, lo sfruttamento dei braccianti, le dinamiche del caporalato, ma anche l'arricchimento di numerose multinazionali. (Romina De Novellis, direttrice artistica Domus Artist Residency)
Domus, fondata nel 2019 e interamente dedicata al Mediterraneo, si definisce attraverso un approccio trasversale, inclusivo ed ecofemminista. Domus è un progetto internazionale dedicato alla ricerca, alla creazione e alla condivisione di pratiche e conoscenze attraverso la partecipazione di ospiti locali e internazionali. Domus intende promuovere la ricerca nel campo dell'arte contemporanea attraverso riflessioni interdisciplinari e dialoghi transnazionali su temi chiave strettamente legati alla geografia mediterranea: identità di genere, ambiente e flussi migratori.