LECCE - Obbligo di dimora per tre «Ultras Lecce» accusati dell'assalto ai tifosi avversari in occasione dell'incontro Lecce-Pescara del 2019.
La misura cautelare è stata eseguita questa mattina all'alba, dalla polizia, che ha spento per loro il clima di festa per la promozione del Lecce in serie A. Uno degli Ultras è di Lecce, gli altri due della
provincia. La misura, firmata da gip, è stata chiesta dalla Procura al termine di articolate indagini.
I fatti si sono verificato il 31 marzo del 2019. Un gruppo di 40, forse 50 soggetti - hanno ricostruito le indagini - aspettò al varco i tifosi pescaresi in arrivo sulla Statale 613, a pochi chilometri dalla città. Il gruppo, all'altezza del chilometro 19, lanciò contro il convoglio formato da sette minivan, auto e un pullman, razzi, fuochi d'artificio, petardi, fumogeni, visibile, bombe carta, bastoni e mazze. Erano travisati e incappucciati. Invasero la carreggiata interrompendo la marcia del convoglio. Danneggiarono l’auto di un tifoso, e mandarono in frantumi i finestrini del pullman ferendo gli occupanti e uno degli autisti.
Le indagini hanno consentito di contestare la responsabilità ai tre uomini destinatari del provvedimento. Per essere certi che fossero proprio loro sono state effettuate anche indagini
di natura biologica sugli indumenti rinvenuti sul posto che hanno consentito di estrapolare alcuni
profili di Dna, uno dei quali risultato corrisponderebbe a quello di un indagato.
Le ipotesi di reato contestate sono quelle di lancio di materiale pericoloso, detenzione e trasporto in luogo pubblico di numerosi artifici pirotecnici e bombe-carta, porto in luogo pubblico di strumenti atti all’offesa, danneggiamento aggravato, lesioni personali aggravate.
I tre, in virtù dell'obbligo di dimora, non potranno più uscire la sera. È imposto l’obbligo di permanenza presso la propria abitazione dalle 20 alle 6.