A Otranto arriva un hotel realizzato interamente con i reperti venuti dal mare: siamo nel cuore del Salento dove il Maritime Museum Hotel Corte di Nettuno diventa un porto sicuro per chi volesse ormeggiare per una sosta rendendo la sua permanenza nel Tacco d'Italia ancora più indimenticabile. A raccontarlo è Antonio Quarta Amm. Unico Quarta Caffè S.p.A.
Socio onorario Ass. Marinai d’Italia - Gruppo Lecce che grazie alla sua passione per il mare ha recuperato antiche anfore da trasporto di età romana e greca, vecchie carte nautiche tracciate a mano per segnare una rotta e ancora cannocchiali, timoni, bussole, bozzelli, fanali di via, oblò e antichi sestanti. Una raccolta di pipe di schiuma di mare intagliate dal lavoro certosino di mani esperte; denti di capodoglio incisi da marinai nelle baleniere, un’esposizione di polene del Seicento e del Settecento consumate dalle onde infrante sulle prue dei galeoni. Tutte queste opere sono state inserite all'interno dell'hotel realizzato in un vecchio casolare agricolo in pietra leccese, in prossimità del porto di Otranto.
«Ho pensato di dare a questo luogo un segno forte, scegliendo di esporre tutta la mia collezione di oggetti legati al mare e alla navigazione, chiedendo a questo posto tra il castello e il porto, già magico per la sua collocazione, di essere ancora più speciale. Di diventare un punto di riferimento per i naviganti, la soglia per una altra dimensione, lo scoglio da cui guardare il mare e partire per una rotta immaginaria», spiega.