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«Protezione fa rima con bellezza»: dal Salento a Milano le mascherine diventano fashion

 
Daniela Pastore

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Daniela Pastore

L'imprenditrice salentina Marianna Miceli brevetta un’idea lanciata nelle sfilate della moda milanese

Venerdì 17 Aprile 2020, 10:25

La settimana della moda di Milano fu galvanizzata dall’idea di Marianna Miceli, giovane imprenditrice salentina, di far sfilare le modelle con le mascherine. «I’m not a virus!», «Fuck the virus!» lo slogan lanciato dalla capitale meneghina del settore fashion come solidarietà al popolo cinese.

Era il 18 febbraio e il Covid-19 non era ancora un problema italiano. A due mesi di distanza, con il Pianeta stravolto dalla pandemia peggiore che si ricordi a memoria d’uomo, l’inventrice del format «Mad Mood» ha trasformato quello spunto in un’idea imprenditoriale destinata al successo: una cover mask stylish per mascherine chirurgiche, idea «blindata» da un brevetto già depositato, in collaborazione con Fedra Couture. Il principio è quello delle custodie degli smartphone. «Nella cover si inserisce la mascherina che va poi sostituita di volta in volta», spiega Miceli. «La cover in seta o cotone diventa così un elemento di appeal estetico oltre che di ulteriore protezione».

Alle soglie della Fase 2 che prevederà l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, Mad Mood anticipa dunque il desiderio di rendere meno «effetto-ospedale» il look di tutti noi che dovremo tornare alla routine quotidiana - negli uffici, nei negozi, anche in spiaggia - con bocca e naso ben coperti.

Sull’agenda di Miceli ci sono già diverse aziende che hanno chiesto la personalizzazione delle cover con i relativi brand. Mentre è già pronta una linea fashion creata dagli stilisti pugliesi del format Mad Mood, pronta a soddisfare gusti ed esigenze variegati. «Gli stilisti che hanno aderito al progetto - spiega la vulcanica imprenditrice - hanno declinato in un modo insolito la propria creatività: il risultato è una serie di cover di grande effetto, colorate, allegre, un vero schiaffo alla tristezza e all’angoscia che ci ha attanagliato in questi giorni di solitudini casalinghe».
Una forma variopinta e stilosa di resilienza, nata, ammette Marianna, dopo pomeriggi di lacrime e sconforto. «Mi chiedevo cosa sarebbe stato del settore moda su cui ho investito in questi ultimi anni tutte le mie energie. L’idea delle cover mi ha ridato speranza: il brevetto, l’accordo con gli stilisti e le aziende per la produzione. Ora sono pronta a ripartire e con me tutti coloro che credono in questo progetto».

Sul mondo fashion le ombre non si sono diradate. «Non so quando potremo ripartire con le sfilate di Mad Mood e il tour del “made in Puglia” nelle fashion week di tutto il mondo. Di certo adesso sarà necessaria una grande capacità di trasformazione - dice Miceli - dalla sicurezza dei camerini nei negozi alle vendite on-line anche per le piccole realtà».

Quel che è certo è il fatto che non diminuirà la richiesta di bellezza e di stile. La moda risponde alle esigenze profonde di identità, di seduzione, di relazione che muovono da sempre gli esseri umani. Esigenze di bellezza a cui l’imprenditrice ha pensato quando ha progettato la più stilosa di tutte le cover mask Mad Mood: la linea luxury in seta tempestata di Swarovski, abbagliante e seducente. «Mette in risalto gli occhi e fa venire il buon umore», sorride Marianna. Come a dire, il mondo è cambiato, ma il messaggio resta sempre quello lanciato due mesi fa a Milano: «Fuck the virus!».

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