Mercoledì 29 Ottobre 2025 | 14:29

Bari, in Neurochirurgia al «Di Venere» nuove cure mininvasive per il mal di schiena da ernia del disco grazie al laser

Bari, in Neurochirurgia al «Di Venere» nuove cure mininvasive per il mal di schiena da ernia del disco grazie al laser

 
Redazione online

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Interventi più sicuri, meno dolorosi e con tempi di recupero rapidi: la tecnologia al servizio dei pazienti

Mercoledì 29 Ottobre 2025, 10:18

Il mal di schiena è uno dei disturbi più comuni e spesso è causato da una protrusione o da un’ernia del disco. Queste patologie possono colpire persone di ogni età, limitando le attività quotidiane e lavorative. Oggi, però, grazie ai progressi della tecnologia, è possibile curarle con interventi mininvasivi che riducono dolore e tempi di recupero.

All’Ospedale “Di Venere” di Bari, l’Unità Operativa di Neurochirurgia diretta dal dottor Bruno Romanelli, con il neurochirurgo Roberto Settembre, è diventata un punto di riferimento per questo tipo di trattamenti. Qui si utilizzano tecniche come la discolisi, la radiofrequenza e il laser, che permettono di intervenire con grande precisione sulle ernie e le protrusioni del disco.

Il laser, in particolare, agisce a bassa temperatura e consente di ridurre la parte del disco che comprime il nervo, alleviando così il dolore. L’intervento è rapido (circa mezz’ora), non richiede anestesia generale e si svolge in day surgery, quindi il paziente può tornare a casa in giornata.

“Queste tecniche – spiega il dottor Settembre – sono ideali per i pazienti anziani o con problemi di salute che rendono rischiosi gli interventi più invasivi, ma anche per i giovani che cercano una soluzione efficace e con cicatrici minime. Il recupero è veloce e i risultati sono simili a quelli della chirurgia tradizionale, ma con meno traumi.”

La ASL Bari, introducendo queste metodiche e le tecnologie di neuronavigazione per i tumori cerebrali, conferma il proprio impegno nel portare l’innovazione all’interno degli ospedali pubblici, mettendo al centro la sicurezza e la qualità delle cure.

“Il nostro obiettivo – aggiunge il dottor Romanelli – è offrire ai pazienti tecniche moderne e sicure, in un contesto pubblico, senza rinunciare agli standard più elevati di qualità clinica.”

Oltre alla chirurgia del rachide, la Neurochirurgia del “Di Venere” si occupa anche di:

  • Tumori cerebrali e midollari, trattati con il neuronavigatore, uno strumento che guida il chirurgo con estrema precisione, come un GPS;

  • Idrocefalo acuto e cronico, con interventi di derivazione ventricolare;

  • Chirurgia del sistema nervoso periferico, per patologie come la sindrome del tunnel carpale o i neurinomi;

  • Denervazione delle faccette articolari, una procedura ambulatoriale per il dolore lombare cronico.

L’uso del neuronavigatore rappresenta un passo avanti nella chirurgia dei tumori cerebrali: consente di pianificare l’intervento nel modo più sicuro possibile e di rimuovere il tumore con grande accuratezza, riducendo il rischio di danneggiare le aree sane del cervello.

In questo modo, l’Ospedale “Di Venere” conferma il suo ruolo di eccellenza nella neurochirurgia, offrendo cure avanzate e accessibili a tutti.

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